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Borsa Milano in rialzo, acquisti sui bancari. Rally Mps, +7%

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MILANO (WSI) – Borsa Milano ha chiuso l’ultima sessione di maggio in rialzo, con Ftse Mib +0,55% a 21.630 punti.

Indice azionario europeo di riferimento, Euro Stoxx 600, ha terminato la settimana in lieve progresso, poco sotto +1%, riportando comunque la settima settimana consecutiva di guadagni.

Volumi molto bassi, sul benchmark europeo scambi in calo -20% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni, monitorata alle 13 ora italiana.

Sul mercato dei titoli di stato, spread BTP Bund a 10 anni -0,33% circa, al di sopra della soglia a 165 punti base, a fronte di rendimenti decennali +0,18% al 2,96%.

Sul Ftse Mib rialzi generalizzati. Tra i bancari Mps +7%, Bper +0,98%, BPM +3,23%, Banco Popolare +2,20%, Intesa +1,15%, Ubi Banca +2,65%, Unicredit +1,27%; altri titoli Autogrill +2,47%, Cnh Industrial -0,74%, Eni piatta, Mediaset +0,72%, Saipem -0,83%.

I titoli bancari hanno dunque snobbato la nota di Moody’s che ha tagliato l’outlook su quattro banche italiane e si sono concentrati piuttosto sulle parole di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, che ha chiesto di rafforzare la separazione tra istituti di credito e fondazioni.

Riguardo all’analisi tecnica sul Ftse Mib, Davide Dalmasso, analista tecnico di ADB, ha scritto che “l’area dei 21.500/21.600 rappresentava il target del rimbalzo scaturito dai 20.000 punti”, continuando: “siamo ora in un punto molto delicato perchè dal punto di vista tecnico se congiungiamo il massimo di inizio e fine aprile, otteniamo una trendline ribassista di breve periodo che ci porta esattamente sui livelli attuali. Se il Ftse Mib riuscisse a superare l’area dei 21.500/21.700, si aprirebbero ottime probabilità di recuperare i massimi dell’anno a 22.200 e ancora di superarli. Fino a quando i corsi rimarranno sui livelli attuali o in caso di discesa verso i 21.000, permarrà uno scenario di neutralità che indurrà alla prudenza nell’apertura di nuove posizioni al rialzo. L’impronta di fondo del mercato è rialzista visto che se guardiamo al lungo periodo il trend non è stato ancora smentito e subirebbe un danno molto forte solo in caso di discese al di sotto dei 20.000 punti. Non dimentichiamo che siamo alla vigilia di un discorso molto importante da parte del presidente della BCE e molto dipenderà da ciò che Draghi manifesterà nel concreto”.

In Europa male Société Générale, dopo che Les Echos ha riportato che la divisione russa della banca francese ha sofferto un calo dei profitti nel primo trimestre dell’anno.

Sell anche su BNP Paribas, titolo fino a -5%, dopo indiscrezioni secondo cui le autoritĂ  Usa sarebbero pronte a imporre una maxi multa superiore a $10 miliardi per violazione di sanzioni.

Riguardo ai listini azionari globali, focus ancora sull’indice S&P 500, che ha segnato alla vigilia un record intraday per la terza sessione consecutiva, chiudendo poi al valore massimo di chiusura, a 1.920,03 punti, nonostante il Pil Usa del primo trimestre, che è stato rivisto al ribasso a -1% – peggio delle attese -, e che ha subito la prima contrazione dal 2011.

Wall Street ha ritracciato oggi dai massimi.

Sui mercati asiatici, negativa la chiusura della Borsa di Tokyo: indice Nikkei -0,34% a 14.632 punti. Il listino ha terminato però la settimana con un rialzo +1,2%, segnando contestualmente il primo mese di guadagni in cinque mesi.

In Giappone resi noti i dati relativi all’inflazione -componente core balzata al 3,2% – e alla produzione industriale, peggiore delle attese. Tasso di disoccupazione rimasto stabile al 3,6% nel mese di aprile.

Sempre riguardo al Giappone, l’FMI ha sottolineato che per la crescita servono stimoli monetari e riforme. La politica monetaria aggressiva lanciata dalla Bank of Japan, ha ricevuto di fatto semaforo verde per proseguire dall’istituto di Washington.

Altri listini in Asia: Shanghai -0,07% (nel mese +0,6%), Hong Kong +0,31%, Kospi -0,86%, indice australiano S&P/ASX 200 -0,49% (nel mese +0,1%).

Sul valutario, l’euro +0,32% sul dollaro a $1,3645. Dollaro/yen -0,05% a JPY 101,74; euro/franco svizzero -0,13% a CHF 1,2196. Euro/yen +0,29% a JPY 138,84.

Tra le commodities, i futures sul petrolio -0,74% a $102,81. Quotazioni oro -0,91% a $1.245,60.