MILANO (WSI) -Piazza Affari chiude con il segno positivo una seduta sostanzialmente tranquilla nella quale tra singoli spunti selettivi si è accodata al generale andamento dei mercati europei. Secondo un trader sul segno più ha influito anche il successo del collocamento del Btp Italia che rappresenta un segnale di fiducia verso il paese a dispetto delle dichiarazioni, invece, meno ottimiste, del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
L’indice FTSE Mib, con un guizzo dell’ultimo minuto, ha chiuso in rialzo dello 0,89%, l’Allshare dello 0,84%. Poco mossa Londra, mentre in linea con Milano sono Francoforte e Parigi. Volumi per un controvalore di 1,8 miliardi di euro.
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in rialzo a 246 punti base dai 243 di ieri. Il tasso sul decennale è in aumento al 4,20%. Il differenziale tra Spagna e Germania archivia la seduta in rialzo a 240 punti base dai 236 punti di ieri.
Dal fronte economico, reso noto il dato PMI Composite stilato da Markit, e relativo all’attività economica dell’Eurozona. L’indice, nel mese di ottobre, è sceso dal massimo in 27 mesi testato a settembre a quota 52,2 punti, a 51,9 punti.
Tra i titoli scambiati sul Ftse Mib, focus su Pirelli, che balza del 5%. La società degli pneumatici prevede una riduzione del debito e investimenti per 1,6 miliardi di euro, come reso noto durante la presentazione del piano industriale. Il titolo si avvicina ai massimi dell’anno, che sono all’incirca i valori più alti dal 2002.
Tra gli altri titoli attenzione ai giudizi di broker e banche d’affari su Exor, invariata, Tenaris, +1,02% e Campari, -0,71%.
Telecom Italia +1,37% sempre osservata speciale, ormai da diverse sedute, a causa delle indiscrezioni sulle future mosse strategiche, che riguardano Telecom Argentina. Altre indiscrezioni hanno per oggetto Finmeccanica, +1,10% – sulle sorti di Avio Spazio -.
Forte anche Prysmian (+3,91% a 18,32 euro), che nonostante risultati dei 9 mesi in calo ha confermato l’obiettivo di Ebitda rettificato per fine 2013 in un range tra 600 e 650 milioni; Telecom Italia (+3,16%), alla vigilia del cda di domani su conti e piano; Gtech (+3,11%). In cima alla classifica dei maggiori cali, invece, Ansaldo Sts (-1,25%), Mediobanca (-1,23%) e Mediaset (-0,78%). Sul listino completo, Rcs Mediagroup ha ceduto il 2,91% a 1,565 euro dopo che ieri notte il cda ha decretato la vendita del complesso immobiliare di Via San Marco e via Solferino al fondo Usa Blackstone per un valore di 120 milioni di euro.
Bene i bancari come in Europa dove lo stoxx di settore guadagna lo 0,39% e sulla scia della buona trimestrale del colosso finanziario Ing.
“L’assenza di dati principali condiziona il sentiment di mercato, che rimarrà cauto in attesa degli eventi chiave di questa settimana: la riunione della Bce, il Pil Usa del terzo trimestre e il rapporto sull’occupazione Usa di ottobre”, ha commentato in un’intervista rilasciata a Cnbc Dariusz Kowalczyk, economista senior e strategist della divisione Asia ex-Japan di Credit Agricole.
Tra altri titoli europei, occhio al settore assicurativo, in crescita sulla scia dell’olandese ING che, pur avendo comunicato utili al di sotto delle attese, ha annunciato un processo di ristrutturazione. Titolo in rialzo +5% circa.
In crescita l’indice di riferimento dell’azionario asiatico, che ha interrotto la scia negativa durata quattro sessioni, grazie alla ripresa della Borsa di Tokyo, salita sulla scia del deprezzamento dello yen.
Indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index ha guadagnato nel corso degli ultimi due mesi, con le valutazioni che si sono portate a un valore pari a 13,6 volte gli utili attesi, contro le 12,7 volte della fine di agosto, stando ai dati compilati da Bloomberg, e contro le 15,9 volte per l’indice S&P 500 e le 14,9 volte dello Stoxx Europe 600.
Sui singoli listini asiatici, il tono della sessione odierna è stato però contrastato. Tokyo +0,79%, Hong Kong -0,01%, indice australiano S&P/ASX 200 +0,03%, indice Shanghai -0,82%, indice coreano Kospi -0,01%.
ALTRI MERCATI – Euro +0,22% a $1,3503; dollaro/yen +0,14% a JPY 98,63; euro/franco svizzero +0,05% a CHF 1,2315. Euro/yen +0,38% a JPY 133,19.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +0,58% a $93,91, il prezzo dell’oro +0,69% a quota $1.317,10 l’oncia.