NEW YORK (WSI) – Giornata di realizzi sulle Borse europee, in particolare per Milano che accelera al ribasso nel finale dopo la notizia della caduta di un aereo di linea Amsterdam-Kuala Lumpur (con 295 passeggeri) sopra il confine tra Ucraina e Russia. Piazza Affari lascia cosi’ sul terreno il 2,21% dopo il balzo di ieri e pagando anche le forti vendite sulle banche.
”Non e’ una novita’. Pesa un listino ancora troppo bancocentrico e le prospettive di progressiva stagnazione economica del paese che incide sulla valutazione di borsa dei titoli. Poi , come se non bastasse, sul finale e’ arrivata anche la notizia dell’aereo della Malaysia Airlines caduto in Ucraina” commenta un trader.
Protagoniste in negativo ancora le banche, nonostante dal lato del mercato dei titoli di Stato sia prevalza una intonazione positiva. il rendimento del Btp decennale ha viaggiato intorno al 2,78% con lo spread sul Bund in area 163 punti. Nell’ordine hanno perso terreno Banco Popolare -3,41%, Bpm -3,12%, Ubi Banca -3,05%, Mediobanca -2,99%, Mps -3,28%, Unicredit -2,86%, Intesa Sanpaolo -2,87%. Tra i 40 big del listino milanese la maggiore flessione e’ stata per Telecom -4,13%. Dal lato dei rialzi ricoperture ed upgrading dei broker hanno spinto il recupero di Yoox -4,24%.
Poi la scuderia del Lingotto Fiat +1,58% ed Exor +0,24%, da entrambe le societa’ sono arrivate smentite alle voci su fusioni o cessioni di quote Fiat alla Volkswagen.
Anche l’euro è in difficoltà . La moneta unica testa i minimi toccati di recente sul dollaro, appesantito dalle speculazioni circa una stretta delle politiche monetarie accomodanti della Federal Reserve, ora che la ripresa del mercato del lavoro sembra essere ben avviata.
Dopo aver toccato temporaneamente i massimi di sei anni, la Borsa asiatica scambia intorno ai livelli di paritĂ .
L’indice MSCI della regione Asia Pacifico guadagna meno dello 0,1%, riducendo i rialzi. La Borsa di Shanghai perde lo 0,8%. Nikkei ha chiuso a -0,06%.
A livello settoriale, acquisti si segnalano nei gruppi industriali e in quelli attivi nei materiali di base, mentre le imprese tecnologiche ritracciano.
Tra le singole aziende quotate nell’area, BHP Billiton, il maggiore gruppo di petrolio al mondo, avanza dell’1,5% e Fortescue Metals del 2% dopo che i prezzi dei minerali ferrosi si sono stabilizzati sui massimi di sette settimane.
Male invece Taiwan Semiconductor Manufacturing. Il gruppo di semiconduttori cede il 5% dopo aver annunciato che dovrà fare i conti con una concorrenza più agguerrita l’anno prossimo.
Tra gli altri mercati, sul valutario l’euro scende a $1,3523, non lontano dai minimi di un mese di $1,3520 toccati ieri. In rafforzamento lo yen.
In ambito di materie prime, le quotazioni dell’oro salgono dello 0,6% a $1.307 l’oncia. Palladio al top degli ultimi tre anni. Il petrolio è in aumento a 101,45 dollari per il barile Wti. Stabile il Brent a 107,19 dollari.