A metà seduta l’indice Mibtel di Piazza Affari accusa un calo dello 0,38%, tra realizzi, assenza di ordini dall’estero e una certa attività proveniente dai Borsini.
Se c’è qualche sprazzo di euforia, questa si registra non tra le blue chip, interessate da limitate escursioni di prezzo, quanto piuttosto su alcuni titoli tra i quali spiccano Richard Ginori, Idra Presse, Gandalf e Finmatica.
Ancora qualche titolo: Alleanza (+2,30%), Aem (+1,67%), Seat (+1,40%), Generali (+0,80%), Enel (+1,02%).
Tra le azioni in discesa, tra l’1 e il 2%, ecco Bnl, Edison, Mps, Olivetti, Pirelli e Sanpaolo-Imi.
“Voglia di realizzi”: così gli operatori interpretano la giornata che peraltro si rivela al ribasso anche sulle altre Piazze europee.
Indubbiamente al ripiegamento ha contribuito la diffusione del dato sull’M3 in Eurolandia nel mese di novembre, che mostra l’aumento della liquidità nel sistema (potrebbe essere il preludio a una stretta monetaria da parte della Bce, forse nel primo trimestre del 2000), tuttavia le cause sono anche endogene.
Gli operatori osservano infatti che la tendenza al ribasso si era evidenziata anche prima del risultato proveniente da Francoforte che in qualche modo era già stato dato per scontato dal mercato.
Oltretutto, fanno notare, l’aumento della liquidità può essere spiegato anche con l’esigenza di prevenire possibili disfunzioni in occasione del passaggio di data fra il ’99 e il 2000 e dei possibili effetti negativi del millennium bug.