MILANO (WSI) – Seduta positiva per la Borsa di Milano con il listino Ftse MIB che ha concluso le contrattazioni sui massimi, in crescita +2,15% a 21.977 punti, a un passo da quota 22.000.
Buono il risultato dell’asta italiana con cui il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di Btp a 5 e 10 anni con rendimenti in calo e ai minimi dall’introduzione dell’euro. Di fatto, il Btp decennale settembre 2024 è stato assegnato per l’ammontare massimo di 3 miliardi al rendimento di 3,22% dal 3,29% di marzo, mentre il il tasso d’asta del Btp quinquennale -assegnati tutti i 3,5 miliardi offerti – è stato pari all’1,84%, dall’1,88% di marzo.
Spread BTP-Bund in calo -1% circa, rimane poco sopra quota 161 punti base, a fronte di rendimenti decennali in ribasso al 3,12%.
Concentrazione massima sulle mosse di politica monetaria della Bce, con Draghi che ha fatto sapere che il piano di acquisto di bond è pronto, ma non sarà varato subito. Lo ha detto durante un incontro segreto con i tedeschi in cui ha promesso che il Quantitative Easing non sarà imminente.
A livello intermarket, Pietro Paciello, analista finanziario di Uptrend Advisory, nota un deciso recupero di forza da parte del franco svizzero che notoriamente è un bene rifugio. Questo, unito ad una sostanziale stabilità in atto su valori molto elevati del Bund, induce a pensare che la recente dinamica di rallentamento del mercato azionario abbia una matrice abbastanza concreta.
Sul fronte del mercato italiano, gli analisti tecnici vedono discese a 21.050/21.000 punti in caso di caduta dei minimi a 21.340.
Tra le notizie societarie, Eni ha archiviato un utile netto adjusted da 1,19 miliari di euro nel primo trimestre 2014, dato superiore agli 1,16 miliardi stimati in media dagli analisti interpellati da Bloomberg ma in calo di circa il 14% rispetto all’anno passato. I profitti netti sono calati a 1,30 miliardi con un -15,6% rispetto allo stesso periodo del 2013.
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L’azione avanza in linea con il resto del mercato (+2,57%). In evidenza Fiat, +3,35%, sulla scia di indiscrezioni di stampa, che circolavano già ieri, secondo cui il nuovo piano del Lingotto prevederebbe lo scorporo di Alfa Romeo. Tra i bancari Mps +0,48%, Bper +2,66%, BPM +4,7%, Banco Popolare +2,33%, Intesa SanPaolo +2,48%, Unicredit +1,55%.
Balzo di Mediaset +2,87%, oggetto di nuove voci su un’alleanza con Al Jazeera. Recupera STMicroelectronic, con +1,9%.
Sul versante del primario, la collocazione di titoli in scadenza a maggio 2019 ha visto l’assegnazione di 3,5 miliardi – il massimo in offerta – con un rendimento sceso all’1,84%, il minimo storico: il calo e’ di 4 punti sulla precedente emissione del 28 marzo scorso. La richiesta e’ stata di 4,55 miliardi, 1,3 volte l’importo assegnato.
Per i Btp a 10 anni, il collocamento e’ stato di 3 miliardi con un rendimento lordo del 3,22%, in calo di 7 punti e con una domanda anche qui 1,3 volte l’importo assegnato e cioe’ 3,9 miliardi di euro. In asta marginale poi sono stati assegnati CCTeu in scadenza a dicembre 2019 per 2,28 miliardi, valore al di sotto del massimo offerto (2,5 miliardi) con un rendimento dell’1,32% (in aumento di 2 punti) e una richiesta di 3,246 miliardi.
In ambito macro, a febbraio 2014 l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio italiano ha registrato una diminuzione rispetto al mese precedente (-0,2%).
Dopo cinque mesi consecutivi di crescita, sempre ad aprile, torna a calare la fiducia delle imprese italiane. Secondo l’Istat, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, questo mese, è sceso a 88,8 da 89,5 di marzo.
La fiducia dei consumatori francese è calata a 85 punti ad aprile da 88 di marzo. In Eurozona dovrebbe essere invece salita in aprile.
I mercati azionari asiatici hanno oscillato tra rialzi e ribassi, in attesa di conoscere nuovi risultati societari, in particolare negli Stati Uniti. La Borsa di Tokyo oggi è chiusa.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,24% a $1,3816; dollaro/yen +0,06% a JPY 102,54; euro/franco svizzero +0,11% a CHF 1,2206; euro/yen -0,20% a JPY 141,68.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,66% a $101,26 al barile, quotazioni oro -0,09% a $1.297,80.