MILANO (WSI) – Nel secondo giorno del processo contro l’euro e la Bce, che avrà come sede la Corte Costituzionale tedesca, Borsa Milano cede circa un punto e mezzo percentuale, in una seduta caratterizzata da forti oscillazioni di prezzo. “Il mercato italiano ha un indice di volatilità più elevato rispetto agli altri, pertanto quando si sale sale di più e quando le borse scendono noi scendiamo di più”, sintetizza a Reuters un trader.
Molto male anche l’azionario greco, ora in saldo negativo nel 2013 (dopo aver toccato quasi il +28%), mentre i bond ellenici scambiano il 17% sotto i massimi testati solo qualche settimana fa (vedi grafico a sinistra). La Grecia è diventata il primo paese industrializzato a essere stato declassato a mercato emergente, dopo che l’indice azionario locale ha perso -83% dal 2007. Balzo dell’oro.
Non ha generato grande ottimismo sui mercati, chiaramente, la precisazione del Presidente della Corte costituzionale tedesca di Karlsruhe, secondo la quale la sentenza definitiva sul piano salva stati della Bce sara’ svincolata dalla valutazione sulla sua efficacia nell’allentare la pressione sui debiti sovrani. Secondo gli analisti di Nomisma, una decisione negativa avrebbe un impatto disastroso.
Il Ftse Mib ha perso l’1,61% a 16.024,03 punti. Pesano Fiat e le banche. Londra ha perso -0,51%, Francoforte -0,92%, Parigi -0,2%. L’indice di riferimento Eurostoxx 50 -0,41%. Alla vigilia, lo Stoxx Europe 600 ha perso -1,2%, estendendo le perdite dallo scorso 22 maggio a -6,1%. Reso noto l’esito dell’asta dei titoli di stato italiana con scadenza a 12 mesi, che ha messo in evidenza un aumento dei rendimenti allo 0,96% rispetto al precedente 0,70%. Buona, invece, secondo gli analisti, la domanda.
Outlook poco confortante da Pimco, fondo obbligazionario numero uno al mondo, che ritiene che esista un rischio superiore al 60% di una recessione nei prossimi tre-cinque anni, a causa dell’elevato livello dei debiti mondiali. Il Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in calo -0,21% a quota 13.289,32, ma durante la sessione ha perso fino a -2%. L’indice australiano S&P ASX
Azionario asiatico in calo, ha esteso i cali che hanno portato nella giornata di ieri a vedere l’indice di riferimento scendere di $400 miliardi di valore di mercato, sulla scia dei timori sul rischio che la Fed stacchi la spina al suo programma di quantitative easing e che la stessa Bank of Japan non aumenti ulteriormente le proprie misure di stimolo, non facendo nulla tra l’altro per frenare la volatilità sui mercati dei bond. Indice Nikkei ha chiuso in calo -0,21% a 13.289,32 ma durante la seduta ha ceduto -2%; indice azionario australiano S&P ASX 200 (-0,69%), ha testato il minimo in cinque mesi. Hong Kong -1,20%, listino Shanghai Composite Index -1,39%, Kospi (Corea del Sud) -0,56%.
“C’è molta confusione in tutto il mondo riguardo a che punto le politiche delle banche centrali possono determinare l’outlool dell’economia globale, degli utili e delle valutazioni – ha commentato Matthew Sherwood, responsabile della divisione di ricerca di mercato presso Perpetual Ltd, a Sidney – Probabilmente la Fed continuerà a essere ambigua sul prossimo passo da fare, in quanto non ha le idee chiare. E ciò vedrà i mercati volatili”.
L’indice di riferimento asiatico MSCI Pacific Index viaggia a un valore inferiore a -8,9% rispetto al massimo testato lo scorso 20 maggio. Dall’analisi di Mps Capital Services: Il comparto più colpito continua ad essere quello emergente: l’indice EMBI Global core è arrivato ai minimi dallo scorso luglio. Nel frattempo sul mercato Usa si registra il ritorno in positivo dei tassi reali sui Tips decennali, per la prima volta da dicembre 2011, segnale di minore timore di rischi inflattivi all’orizzonte. Le aspettative di inflazione misurate proprio tramite i titoli Usa ad essa indicizzata si stanno sempre più avvicinando alla soglia del 2% sul comparto decennale. Oggi è attesa l’asta da 21Mld$ sul comparto decennale, dopo il deludente esito dell’emissione da 32Mld$ sul comparto triennale di ieri. Pimco, il più grande fondo obbligazionario al mondo, ha annunciato di aver ridotto a maggio (da 39% a 37%) la quota di Treasury in portafoglio pur segnalando di aver mantenuto invariata la posizione in TIPS.
BTP ITALIA – Spread Italia-Germania a 10 anni incrementa le perdite con -1,47% a 272,53, a fronte di rendimenti sui BTP decennali -1,23 al 4,28%. Gli analisti di IG scrivono: “e le tensioni dovessero incrementare è plausibile attendersi uno sfondamento della quota di 300 punti base già entro venerdì a seguito del rally sul Bund e del calo dei Btp”.
PIAZZA AFFARI – Tra i titoli piu’ pesanti le banche, tra cui MPS, Bper, BPM e Banco Popolare. Meglio del settore le due big Intesa SanPaolo e Unicredit. Male in altri settori Fiat che paga un declassamento. Telecom Italia in lettera. Meglio Mediaset, positiva come Autogrill, Campari e Stm.
Prosegue la correzione di Fiat dopo i massimi toccati a inizio mese a 6,47 euro. Il titolo subisce l’influsso negativo derivante dai giudizi di alcune Banche d’affari, in ultimo Ubs, che ha tagliato il rating a neutral da buy. In realtà secondo Vincenzo Longo, strategist di IG Markets, “questi giudizi stanno creando l’opportunità di rientrare da quella fase di ipercomprato che aveva caratterizzato il rally di fine maggio. La nostra view rimane cautelativamente positiva sul titolo e gli step che potrebbero portare alla fusione con Chrysler saranno il market mover durante l’estate, dato che a nostro avviso il prezzo già sconta la debolezza del business in Europa e le potenzialità di crescita in Usa e Sud America”.
Fuori dal listino principale, attenzione puntata su RCS Mediagroup, dopo i forti cali delle ultime due sedute. I titoli oggi hanno spiccato il volo, salendo di quasi il 14%.
ALTRI MERCATI – Sugli altri mercati, in ambito valutario, l’euro +0,07% a $1,3323; dollaro/yen +0,02% a JPY 96,03; euro/franco svizzero -0,02% a CHF 1,2307.
Gli analisti di Mps Capital Services scrivono: L’area 1,33 rappresenta una resistenza rilevante prima di ipotizzare un ulteriore avanzamento verso 1,34/1,35. Molto dipenderà dai prossimi dati macro (in particolare le vendite al dettaglio Usa di domani) e soprattutto dall’esito della riunione Fed del 19 giugno.
Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio +0,63% a $95,98 al barile, mentre oro +0,04% a 1.377,50 l’oncia.
Yen ieri nuovamente in apprezzamento arrivando a toccare quota 95,50 vs dollaro, dopo che la BoJ non ha apportato modifiche al piano di acquisti, come alcuni operatori si attendevano. Questa mattina lo yen si è nuovamente deprezzato vs dollaro, ritornando sopra quota 96,50, dopo i deludenti dati nipponici sugli ordinativi di macchinari di aprile ed in vista di un buon dato sulle vendite al dettaglio Usa di domani. Giornata di stabilizzazione per il dollaro australiano che è ritornato sopra 0,95 vs dollaro Usa, in attesa dei dati di domani sul mercato del lavoro domestico. Tentativo di stabilizzazione anche per la rupia indiana dopo aver toccato ieri quota 59 vs Usd.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,03% a quota $95,35 al barile, oro -0,16% a $1.374,80.
APPROFONDIMENTO PIAZZA AFFARI DI ROBERTO MAGGI, UNICREDIT
BPM: Ieri l’istituto ha reso noto che non è ancora stata decisa alcuna modifica della governance. Buzzi Unicem aiutata dalla promozione di Morgan Stanley a ‘Equal weight’, con target price alzato a EUR12,7. Tra i titoli a minore capitalizzazione, balza Aedes sulle indiscrezioni stampa di un possibile interessamento di Cordea Savills.
Montepaschi (EUR0,2229): il Gip di Siena Ugo Bellini ha disposto il giudizio immediato nei confronti degli ex amministratori di Banca Mps Giuseppe Mussari e Antonio Vigni e per Gian Luca Baldassarri, ex capo della Finanza del Monte, con l’imputazione di ostacolo all’attività di vigilanza. Lo hanno detto fonti giudiziarie.
Telecom Italia (EUR0,5445) : l’investimento nel capitale della società della rete che Telecom ha deciso di creare, sarà aperto anche ai fondi stranieri. Lo ha detto il viceministro per le Comunicazioni Catricalà. Il Corriere della Sera riporta l’informativa sullo scorporo della rete inviata da Telecom Italia all’AgCom, nella quale il gruppo chiede da subito, con la rete di accesso separata ma ancora controllata al 100%, un alleggerimento delle regole.
Generali (EUR13,93): Nomura alza target price a EUR12,50 da EUR12,20, giudizio Reduce.
Il processo contro l’euro – Ieri è iniziato e prosegue oggi il dibattimento presso la Corte Costituzionale tedesca sulla politica anticrisi della Bce. Secondo il n.1 della BundesBank, Jens Weidmann, nonostante gli aspetti positivi, il piano di acquisto bond della Bce (Omt) potrebbe rallentare il consolidamento dei conti e il processo riformatore.
Inoltre, secondo Weidmann, il piano anti-spread metterebbe a rischio la credibilità della politica monetaria. Al contrario, Joerg Asmussen, esponente del direttivo della Bce, ha affermato che gli acquisti di titoli di Stato devono essere illimitati, aggiungendo che non porre un tetto all’intervento dell’Eurotower dimostra l’impegno della Bce a favore della stabilità dei prezzi.
Grecia: il Paese chiederà ai creditori internazionali di ridurre l’obiettivo sulle privatizzazioni per quest’anno, non essendo riuscita a trovare un acquirente per la società statale del gas Depa, che sembrava aver riscontrato
l’interesse da parte di Gazprom. Lo riferisce un alto funzionario del governo.
Slovenia: il governo sloveno inietterà 900 milioni di euro nelle principali banche del Paese entro la fine di giugno, quale parte del programma di consolidamento delle finanze pubbliche. Lo ha detto in un’intervista al quotidiano ceco Hospodarske Noviny la premier slovena Alenka Bratusek.
INFORMAZIONI DI STAMPA SUI TITOLI DI MPS CAPITAL SERVICES:
BANCA POPOLARE DI MILANO – La società, su richiesta della Consob, ha confermato che ad oggi il consiglio di gestione non ha deliberato alcun intervento finalizzato al miglioramento della governance della banca.
FINMECCANICA – Secondo quanto indicato da Bae System, la Corea del Sud potrebbe decidere entro i prossimi due mesi da chi acquistare i 36 fighters. Nel caso in cui il consorzio Eurofighter si aggiudicasse quest’ordine la quota di Finmeccanica potrebbe valere fino a 1 Mld€.
GENERALI – La compagnia ha firmato un accordo con “Grupo Financiero Banorte” per cedere il 49% delle società messicane “Seguros Banorte Generali” e “Pensiones Banorte Generali” per un controvalore complessivo lordo di 857,5 Mln$, pari a 649 Mln€. Santo Borsellino è stato nominato nuovo Ceo di Generali Investments Europe, la principale società di gestione del gruppo Generali.
SNAM – Il Cda della società ha deliberato il rinnovo del programma Emtn (Euro medium term note) per un controvalore massimo complessivo di 10 Mld€. Finora la società ha emesso bond per 7,5 Mld€ e punta ad emetterne altri, da collocare presso investitori istituzionali operanti in Europa, per un controvalore di 2,5 Mld€ entro il 30 giugno 2014.
TELECOM ITALIA – Secondo quanto detto dal viceministro per le comunicazioni Antonio Catricalà, l’investimento nel capitale della società della rete che Telecom ha deciso di creare sarà aperto anche ai fondi stranieri.
UNIPOL – Il presidente di Fonsai, Fabio Cerchiai, non ha rilasciato dichiarazioni in merito alle indiscrezioni stampa su un interesse del gruppo Berkshire Hathaway di Warren Buffett agli asset che Unipol deve cedere per ragioni Antitrust nell’ambito della fusione.
GOOGLE – Il colosso Usa ha annunciato l’acquisizione di Waze, startup israeliana che ha sviluppato un’applicazione per la navigazione basata sulla condivisione di informazioni tra gli utenti. Secondo alcune fonti il valore dell’operazione sarebbe di 1,1 Mld$ circa.
TEXAS INSTRUMENT – La società, una delle più famose nella produzione di chip, ha rivisto l’outlook per il secondo trimestre. I ricavi sono attesi nel range 2,99 – 3,11 Mld$, dal precedente 2,93 – 3,17 Mld$, e gli utili nel range 0,39$ – 0,43$ per azione dal precedente 0,37$ – 0,45$.