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Borsa Milano perde più dell’1%, sell su energetici. Tonfo petrolio

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MILANO (WSI) – Mercati deboli nell’attesa di conoscere i prossimi annunci di politica monetaria da parte della Federal Reserve e della Bank of Japan, che arriveranno a breve. il Ftse Mib ha chisuo a 22.369,92 punti per un ribasso dell’1,15%.

Sprint di Enel Green Power, oltre +3,4% dopo la nota secondo cui i cda della società e di Enel starebbero studiando l’ipotesi di integrazione senza Opa. Tra i ribassi spiccano quelli di Stm, -3,17%. Sul titolo, oltre al trend di mercato, pesa anche la richiesta dei governi di Italia e Francia di tagliare il dividendo. Male anche Luxottica -4,2%, maglia nera di giornata dopo la pubblicazione del bilancio. Pesanti gli energetici, come Saipem ed Eni, e Buzzi.

I petroliferi scontano il brusco calo dei prezzi del greggio, con quelli quotati sul Nymex di New York che cedono -2,32% a $42,96. Brent -1,87% a $46,65. Oro +0,31 a $1.166,62. Sul valutario euro -0,14% a $1,1043, dollaro/yen -0,58% a JPY 120,40. Euro/yen -0,72% a JPY 132,95. Euro/franco svizzero piatto a CHF 1,0876.

Evento della giornata, il debutto di Poste Italiane, le cui azioni registrano un rialzo.

Appuntamento imminente con la riunione del Fomc – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve – nella giornata di domani, mercoledì 28 ottobre quando, al termine della due giorni di politica monetaria che inizia oggi – si capirà se la Banca centrale Usa alzerà i tassi. Gli analisti scommettono su un nulla di fatto, e gli stessi futures sui fed fund intravedono una probabilità di appena il 6% di una manovra restrittiva alla fine di ottobre.

Gli economisti sono invece divisi su quanto farà la Banca centrale del Giappone, venerdì, dopo che lo scorso venerdì la Cina ha tagliato di nuovo i tassi a sorpresa.

In ambito di reddito fisso, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani benchmark si riavvicina ai 100 punti base, in area 99 punti base, +1,06% a 99,59. In lieve flessione il rendimento dei decennali italiani che si porta all’1,48% dall’1,49% della chiusura di ieri. In Eurozona c’è un paese in cui Spread e tassi stanno salendo pericolosamente, tuttavia. Si tratta del Portogallo, che paga l’incertezza politica.

L’indice di riferimento dell’azionario della regione Asia Pacifico (escluso il Giappone) ritraccia dopo aver chiuso la seduta di lunedì al record dallo scorso 18 agosto. A Tokyo il Nikkei fa -0,90%, Hong Kong +0,11%, Shanghai +0,14%.

La Borsa di Shanghai ha recuperato +17% dai minimi di quest’anno che sono testati lo scorso 26 agosto, sulla scia delle misure adottate dal governo per stabilizzare i mercati, dopo le perdite sull’azionario che hanno mandato in fumo una capitalizzazione del valore di $5.000 miliardi.

(Lna-DaC)