MILANO (WSI) – Borsa Milano poco mossa, in un giorno caratterizzato da volumi molto bassi, in vista della chiusura dell’anno. L’indice Ftse Mib è in crescita +16% dall’inizio del 2013. Nella sessione odierna, +0,06% a 18.968 punti.
Occhi puntati su Mps; alta tensione a Siena tra Fondazione e management; ha vinto la linea della Fondazione, che voleva rimandare l’aumento di capitale. Così è accaduto, con l’operazione che slitta a maggio.
A questo punto, sempre più probabili le dimissioni del presidente Alessandro Profumo; aumentano i rischi di nazionalizzazione della banca senese. Titolo sull’ottovolante, non riesce a fare inizialmente prezzo, con un calo teorico del 6% circa, poi apre in perdita per recuperare successivamente terreno e chiudere poco mossa.
Tra gli altri bancari scambiati sul Ftse Mib, Bper +1,09%, BPM -0,73%, Banco Popolare -0,14%, Intesa invariata, Unicredit -0,28%, Ubi Banca +0,37%.
Tra i titoli di altri settori, in calo Mediaset -2,54%, Fonsai -4,2%, Saipem +0,91%, Telecom Italia +0,35%, Yoox +1,91%, Fiat +2% circa.
Dal fronte economico italiano, leggera crescita per la fiducia delle imprese, che ha testato il record dal luglio del 2012, a 83,6 da 83,4 punti. In flessione i prezzi alla produzione, -1,8% su base annua.
La gravità delle condizioni in cui versa l’economia italiana è messa in evidenza dai dati sulla povertà, in crescita nel paese, e dalle previsioni tutt’altro confortanti per il 2014 da parte degli economisti.
Sul mercato dei titoli di stato, il differenziale tra il Btp e il Bund in forte calo -4,36% a 215,54 punti, a fronte di rendimenti decennali -2,69% al 4,09%. Contrastati i risultati dell’asta di BTP a 5 e 10 anni.
Ancora acquisti sulla Borsa di Tokyo, che ha terminato la sua ultima seduta dell’anno con un progresso +0,69%, chiudendo il 2013 con un guadagno del 56,72% dell’indice Nikkei, la migliore performance in oltre 40 anni.
L’indice Nikkei ha chiuso la seduta odierna con un rialzo di 112,37 punti, a quota 16.291,31, terminando in rialzo per la nona giornata consecutiva e al suo livello più elevato da oltre sei anni.
Sul mercato dei cambi, euro +0,54% a $1,3815, dopo essere arrivato a sfiorare lo scorso venerdì la soglia dei $1,39; dollaro/yen -0,10% a JPY 105,05, euro/franco svizzero -0,02% a CHF 1,2246, euro/yen +0,47% a JPY 145,13.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,49% a $99,83; oro -0,78% a $1.204,50 l’oncia.