MILANO (WSI) – Correzione o seduta mista per i principali azionari europei in una settimana per il momento più tranquilla di quella precedente, che era iniziata con i forti ribassi successivi agli stress test dell’Eba sui 51 più grandi istituti di credito del continente europeo. Tra le banche, comprate le Intesa Sanpaolo; Mps tiene bene dopo aver toccato lunedì i minimi assoluti. Venduti i petroliferi come Saipem, con i prezzi del greggio che scambiano in calo dopo l’aumento inaspettato delle scorte settimanali di barili Usa. A nulla servono le insistenti voci di una riunione dell’Opec a settembre per discutere di un congelamento dei livelli di barili prodotti.
Sul valutario l’euro guadagna terreno sul dollaro, che da parte sua si indebolisce contro le principali valute rivali. Complici l’offerta scarna e gli acquisti di titoli da parte della Bce, sull’obbligazionario, i tassi Btp decennali sono sempre vicino ai minimi storici dell’1,10% (1,11%). Sul mercato bene è andata l’asta di Bot annuali per un valore pari a sei miliardi di euro: i rendimenti sono scesi ancora più in negativo, al -0,190% dal -0,176% dell’emissione di metà luglio. In asta oggi sono andati anche 4 miliardi di euro di Bund decennali.
In Asia sotto pressione i listini azionari con la Borsa di Tokyo che ha stornato. L’indice Nikkei (-0,18%) è stato sfavorito dal rafforzamento dello yen sul dollaro dopo i dati macro sulle attività agricole statunitensi, che si sono rivelati inferiori alle stime. Aiutano invece i numeri sull’economia giapponese, che vedono gli ordini di macchinari salire oltre le attese. In Francia a giugno la produzione industriale si è contratta dello 0,8%, più di quanto successo a maggio.
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