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Borsa Milano poco sotto la parità, sale fiducia consumatori

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MILANO (WSI) – Piazza Affari chiude poco mossa con il Ftse Mib che nel finale segna un -0,05% a 18.774 punti. Riprende a migliorare il clima di fiducia dei consumatori, con l’indice che sale a 98,3 a novembre dal 97,3 di ottobre. Lo rileva l’Istat che lo scorso mese aveva registrato il primo calo dopo quattro rialzi consecutivi. Torna a crescere in particolare la componente personale mentre si riduce ancora quella economica.

Attenzione al titolo Mps, che ieri è scivolato in borsa crollando più del 7%, dopo la notizia relativa all’aumento di capitale da 3 miliardi di euro; aumento di capitale su cui è chiamato a esprimersi oggi il consiglio di amministrazione. Le quotazioni continuano a scivolare, crollano fino a -10% con il titolo che viene sospeso più volte per eccesso di ribasso. Poi rientra negli scambi e chiude con un calo del 6% circa. Timori su un incremento della ricapitalizzazione hanno colpito anche Bpm (-2,6%), che nell’assemblea del 21 dicembre nominera’ il nuovo cds. Ha fatto eccezione il Banco Popolare (+2%), spinto dalle voci su un’imminente riorganizzazione della rete bancaria del gruppo, con il possibile coinvolgimento della controllata Creberg (+2%). Ancora realizzi su Luxottica (-0,83%), penalizzata dal taglio del giudizio a hold da parte di Berenberg. Per contro, hanno chiuso in netto rialzo Salvatore Ferragamo (+1,96%), che dalla pubblicazione dei conti il 14 novembre scorso ha guadagnato il 22% e Azimut (+2%), in vista domani della pubblicazione dei dati sulla raccolta fondi del mese di ottobre

Sul fronte del mercato dei titoli di stato, esito positivo per l’asta che ha avuto per oggetto Ctz con scadenza nel 2015, con i rendimenti che sono scesi ai minimi da maggio. Spread BTP-Bund a 10 anni -1% a 234,35 punti (236 punti alla chiusura di ieri) con un rendimento -0,73% al 4,06%.

Focus sulla performance di Wall Street, che si è sgonfiata nel finale, ma che nelle ore precedenti ha visto il Nasdaq superare la soglia dei 4.000 punti, per la prima volta dal 2000, e ai livelli della bolla dot-com. Da segnalare come nel 200, il debito americano conmplessivo fosse di $5.700 miliardi; ora è tre volte tanto, pari a $17.200 miliardi.

La banca d’affari Ubs rimane comunque ottimista nei confronti dell’azionario Usa e anche europeo, tanto da aver deciso di aumentare l’esposizione su entrambi i mercati, su cui ha una valutazione “overweight”.

Sui mercati asiatici, Borsa di Tokyo negativa con -0,67%; indice Hang Seng di Hong Kong +0,03%, indice australiano S&P/ASX 200 +0,08%, Shanghai Composite -0,14%, Kospi +0,33%.

ALTRI MERCATI – Sul valutario, l’euro +0,18% a $1,3540, dollaro/yen -0,26% a JPY 101,40; euro/franco svizzero -0,08% a CHF 1,2314 euro/yen -0,09% a JPY 137,28.

Riguardo alle commodities, calo dei futures sul petrolio +0,50% a $94,56 al barile, quotazioni oro +0,81% a $1.251,30 l’oncia.