Milano – Sostenuta dalle notizie provenienti dalla Grecia la Borsa di Milano archivia la giornata di contrattazioni in lieve rialzo ma sui minimi di seduta. A far rallentare il passo all’indice Ftse Mib, che aveva superato temporaneamente quota 16.000, prima di chiudere in progresso dello 0,43% a 15.876,06 punti, e’ stato il dato sull’Ism manifatturiero Usa, che in novembre ha registrato una contrazione inaspettata.
I listini europei festeggiano il forte allentamento delle tensioni sul mercato dei titoli di stato italiani: lo spread tra Btp e Bund decennale tocca il minimo dell’era Monti, scendendo sotto quota 300 punti base ai minimi di due anni. Il premier ha stabilito un target ben preciso: quello di portare il differenziale tra rendimenti decennali a quota 287 punti base, “la metà del livello da cui siamo partiti un anno fa”. Quanto all’ipotesi di svalutazione della moneta unica, Monti sottolinea che non è un tabù, ma che al momento e’ impraticabile.
Il presidente del Consiglio afferma che lo spread è aiutato dall’accordo sul debito della Grecia, ma precisa: “siamo ancora a un livello che non è quello accettabile, fisiologico, normale”.
Mercati guardano con favore anche al dato economico reso noto in Cina relativo all’attività manifatturiera del paese, con l’indice Purchasing Managers salito a novembre a 50,6 punti, al massimo in sette mesi, ma anche e soprattutto all’operazione di buyback sul debito da parte della Grecia per 10 miliardi di euro, che dovrebbe portare alla riduzione del debito di Atene. L’operazione comporta il riacquisto di circa 40 miliardi del debito in mano ai privati sul totale di 63 miliardi. Si tratta di una delle condizioni imposte al paese per ricevere i fondi dall’Unione Europea e dal Fmi.
Occhio anche alle novità in arrivo dalla Germania, con la cancelliera Angela Merkel che, per la prima volta, ha mostrato un’apertura all’ipotesi della cancellazione del debito del paese ellenico. In calendario il meeting dei ministri delle finanze dell’Eurozona, che dovrebbe iniziare verso le 17 ora italiana.
Il sentiment positivo porta l’azionario europeo a testare il massimo degli ultimi 17 mesi, precisamente dallo scorso giugno del 2011. Attenzione a quanto sta accadendo in Argentina, a seguito della sentenza del giudice Usa sugli 1,3 miliardi di dollari che il paese deve rimborsare a un gruppo di fondi speculativi. Quali le conseguenze sui risparmiatori italiani? Sempre riguardo all’italia, focus sulla crisi del mercato immobiliare e su quello che potrebbe essere solo l’inizio di un calo storico dei prezzi.
Buone notizie dal fronte macroeconomico, con il PMI dell’Eurozona che ha testato il record in otto mesi.
Azionario asiatico misto, con gli investitori che da un lato guardano ai buoni dati arrivati dalla Cina e dall’altro temono un mancato compromesso negli Stati Uniti per risolvere la questione del precipizio fiscale.
L’indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index, rimane comunque in crescita +14% dal minimo testato lo scorso 4 novembre. “Sebbene ci siano segnali secondo cui l’economia della Cina starebbe per toccare il fondo, ritieniamo che la crescita non tornerà a essere a due cifre percentuali (dunque pari o superiore al 10%), ha commentato Daphne Roth, responsabile della divisione di ricerca sull’azionario, con sede a Singapore, di ABN Amro Private Bank – Non crediamo che ci saranno operazioni di stimolo fiscale o monetario in Cina. E il fiscal cliff americano è un problema anche se riteniamo che alla fine si arriverà a una sorta di compromesso”.
BTP – Netto allentamento delle pressioni sul mercato dei titoli di stato e mercato obbligazionario italiano molto positivo. Ben impostato un po’ su tutta la curva, ha registrato livelli che non si vedevano da circa due anni. Lo spread Italia-Germania a 10 anni buca quota 300 punti, fino a 296 punti. Il mercato prende come spunto i dettagli del buyback greco migliori delle attese, ma di fatto prosegue un trend già avviato nei giorni scorsi.
“E’ un bel mercato, non vedo venditori da un po’ e gli acquisti sono distribuiti un po’ su tutta la curva, ma con una certa preferenza ora per la parte più lunga” dice a Reuters un dealer italiano. “La gente vedendo la discesa dei rendimenti, con il due anni sotto il 2%, preferisce ora, che c’è maggiore distensione, spostarsi verso scadenze un po’ più lunghe, cosicchè si vede un leggero appiattimento della curva”.
Spread in calo -3,63% a quota 307 punti base, a fronte di un rendimento decennale che registra una flessione di -1,65%, al 4,48%. In seduta toccati i minimi da fine novembre 2011 di 4,43%. Tasso spagnolo -2,35% al 5,18%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Si mette in evidenza il forte balzo del titolo Mediaset, +6,61%, con forti volumi di scambio, dopo la nota – in realtà contrastata – di JP Morgan, che ha comunque confermato il giudizio “overweight”. Tra le banche, Buy su Unicredi e Ubi Banca, che mettono a segno rialzi superiori ai due punti percenutali. Bene anche titoli del settore assicurativo come Generali; male invece Fiat -0,79%, Stmicroelectronics (-1,76%), Diasorin (-1,62) e Buzzi Unicem (-0,96%).
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,42% a quota $1,3041, mentre dollaro/yen -0,02% a JPY 82,33. Euro/yen +0,29% a JPY 107,39.
Sul fronte delle commodities, commodities, i futures sul petrolio +1,39% a $90,15 al barile, mentre quotazioni oro +0,18% a $1.715,70 l’oncia.
Sul fronte valutario e delle commodities, occhio ai vari supporti e resistenze dei principali rapporti di cambio, oro e petrolio. In particolare, il prossimo target per la moneta unica è in corrispondenza di $1,32.
GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
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– Borsa: Europa accelera con Pmi Usa, Milano +1,6%.
– E’ il momento di abbandonare i bond e puntare sull’azionario.
– Crisi: Monti, importante che Merkel sostenga decisioni Consiglio Ue e Bce.
– Titoli Stato: Monti, presi spread a 574 spero arrivi a 287.
– Fiat: A Novembre +14% Vendite Chrysler Negli Stati Uniti.
– Ue/ Monti: Prossimo Consiglio decida su banche, senza rinvii.
– Titoli Stato: spread btp-bund cala a 296 punti.
– Spread sotto 300, ai minimi da marzo. Avvio di settimana positivo in Europa.
– Fiat: Cresce Dell’11,5% In Brasile Tra Gennaio E Novembre.
– Ue: 120 milioni a rischio povertà, due volte l’Italia.
– Il video censurato da tutte le TV: “L’euro è un fallimento”.
– Crisi: Germania, pareggio bilancio gia’ in 2012.
– Sovranità SOS: verranno a prenderci con la forza.
– Borsa: Piazza Affari apre in rialzo, Ftse Mib +0,40%.
– Borsa: le europee aprono positive, Londra +0,26%.
– Francia: Novembre Nero Per Il Mercato Dell’auto (-19,2%).
– Borsa: Asia in altalena, bene Tokyo con dati Cina.
– Cambi: euro in rialzo, rivede quota 1,30 dollari.
– Borsa Tokyo: Nikkei Chiude In Lieve Rialzo.
– Borsa Shanghai: Listino Chiude In Calo.
– Crisi: Spread Apre In Lieve Rialzo A 314 Punti.
– Alitalia e il decreto top secret. Cosa si sta facendo per pagare i 35.000 creditori?.
– Evasione Unicredit ma non solo, la Germania affila le armi contro la Svizzera.
– Grecia, lista Lagarde sugli evasori: presente anche la madre dell’ex premier.
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