MILANO (WSI) – Borsa Milano archivia le contrattazioni in ribasso ma recuperando nel finale dai minimi, quando il Ftse Mib aveva perso fino a -1,65% sotto quota 16.500 punti. La perdita in chiusura si riduce a -0,65% a 16.602,85 punti.
Attesa per gli eventi chiave della giornata di domani, quando la Bce annuncerà la decisione sui tassi di interesse. In un clima di evidente rischio di guerra valutaria, con l’euro che si è rafforzato fino a quota $1,37 nell’ultimo periodo nonostante la crisi in cui versa l’Europa, e lo yen che continua la sua discesa, gli operatori si chiedono se non sia arrivato per caso il momento di tagliare i tassi nella Ue. Draghi e’ peraltro l’unico numero uno in ambito monetario ad aver accennato a un cambio di rotta verso politiche piu’ severe.
I dubbi, tutavia, restano tanti: il tasso di disoccupazione alle stelle e il calo dell’inflazione dovrebbero voler dire che la Bce manterra’ lo status quo sui tassi perche’ e’ suo interesse mettere un freno al valore dell’euro, come sottolinea anche Carsten Brzeski, top economist di ING. Un eventuale suo rafforzamento rischia infatti di compromettere la ripresa dei paesi piu’ fragili dell’area della moneta unica.
Sul motivo principale che sta schiacciando in ribasso i mercati italiani nelle ultime sedute, i trader non hanno dubbi: l’incertezza per lo scenario politico a poco piu’ di due settimane dalle elezioni. E in particolare il fatto che stando ai sondaggi Berlusconi e il PdL hanno ridotto il margine di distacco da Bersani e la sua coalizione PD-Sel a solo il 4%. In un sondaggio condotto da Tecne’ per Sky Tg 24 e’ emerso che il gap tra i due favoriti si e’ ristretto dello 0,3% al 3,7%. Il sondaggio ha un margine di errore di 4 punti percentuali. Il 2 gennaio scorso la differenza era del 14%.
La crisi europea, nel frattempo, è lungi dall’essersi conclusa, tanto che il numero uno della Bce, Mario Draghi, viene smentito, nel momento in cui parla di contagio positivo, dalle recenti evoluzioni dei rendimenti dei bond di Italia e Spagna, che ripropongono l’incubo di novembre del 2011. A rendere il quadro ancora più difficile, è lo scandalo tangenti che ha colpito il governo spagnolo di Mariano Rajoy.
Sul versante macro, bene gli ordini all’industria in Germania a dicembreL: sono cresciuti trainati dal miglioramento della domanda proveniente dall’area euro. Gli ordini alle fabbriche tedesche – adeguati ai cambiamenti inflativi – sono saliti dello 0,8% rispetto a novembre, quando calarono -1,8%.
L’indice di riferimento dell’azionario europeo, lo Stoxx Europe 600 – reduce dal rialzo più sostenuto in quasi quattro settimane – è in crescita +2,3% dall’inizio del 2013. Delle 162 società che hanno comunicato i risultati di bilancio, il 53% circa ha battuto le stime degli analisti sui profitti, secondo i dati di Bloomberg.
Performance positiva per l’azionario asiatico, con lo yen che è scivolato al minimo in quasi tre anni e Toyota Motor che ha rivisto al rialzo le stime sugli utili al massimo in cinque anni.
Incidenza positiva dalla borsa di Tokyo, con gli investitori che hanno guardato con ottimismo alle buone notizie arrivate dal fronte aziendale. Delle 94 società scambiate sull’indice Nikkei 225 che hanno riportato finora i risultati trimestrali, il 64% ha battuto le previsioni.
In generale, poi, gli investitori scommettono su nuove manovre di quantitative easing da parte della Banca del Giappone, con la nomina del nuovo governatore dopo che nella giornata di ieri l’attuale governatore Masaaki Shirakawa ha annunciato che rassegnerà le dimissioni prima del tempo.
L’indice Nikkei 225 +3,8% ha segnato il guadagno più forte dal marzo del 2011, chiudendo al record dal settembre del 2008. Lo yen è scivolato fino a 94,06 nei confronti del dollaro e a 127,71 contro l’euro, ai minimi dal secondo trimestre del 2010. L’indice di riferimento dell’azionario asiatico MSCI Asia Pacific Index +1,3% alle 3.01 del pomeriggio di Tokyo.
BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni sale sopra 290 punti base, fino a 291,68 punti base (in rialzo di oltre +4%), a fronte di tassi sui BTP in progresso +2,28% al 4,55%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Titoli bancari deboli, con Mps volatile ma che si distingue in positivo (+1,49%); Molto male Intesa SanPaolo (-1,63%), Mediobanca (-3,63%, peggiore del listino), Unicredit e Ubi Banca (-2,22%). Gli acquisti interessano Buzzi, Saipem, Exor, Terna, Azimut, Enel Green Power, Finmeccanica. Giù invece Snam -1,53% e Tenaris -2,88.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,53% a $1,3509; dollaro/yen -0,23% a JPY 93,39. Euro/yen -0,76% a JPY 126,18. [ARTICLEIMAGE]
Quanto alle commodities, i futures sul petrolio -1,37% a $95,32 al barile, mentre quotazioni oro recuperano +0,14% a $1.675,80. Tassi sui Treasuries a 10 anni in calo all’1,977%.
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– Terna: Investimenti Per 4,1 Mld In 5 Anni. 300 Mln Su Accumuli.
– Parlamento Ue: sciopero contro taglio agli stipendi.
– Terna/ Piano 2013-17, confermata politica dei dividendi.
– Terna: in 2012 ricavi +10%, Ebitda +12% a 1,38 mld.
– Gemina/ Analisi possibile fusione Atlantia chiusa per metà marzo.
– Mps, sequestro dei beni per Vigni Baldassarri sarebbe irreperibile.
– Acciaio: Arcelormittal, Perdite Per 3,72 Mld nel 2012.
– S&P: sell off -50%. Ma prima balzerà ancora. Ecco il target.
– Crisi: Istat, in 2011 reddito abitante top a Bolzano, a Sud -25% media.
– Mps/ L’ex dg Vigni è arrivato in Procura a Siena.
– Selex Es: Contratto Da 22 Mln Con Difesa Francese Per Sei Radar.
– Borsa: Europa debole con auto e banche, bene future Usa.
– Crisi: spread Btp-Bund apre in leggero calo, a 279 punti.
– Snam: Trattative Esclusive Per Rete Gas Total Nel Sud Della Francia.
– Borsa Tokyo: Chiude In Forte Rialzo. Nikkei Ai Massimi Da Settembre 2008.
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