MILANO (WSI) – La Borsa di Milano recupera terreno nel pomeriggio, manifestando tuttavia un certo nervosismo di fondo in attesa dell’esito della riunione dell’Eurogruppo, a Bruxelles. Timori di uno scenario Grexit sempre in primo piano, l’euro è stato colpito da forti smobilizzi nelle ultime ore, ma ha poi ridotto le perdite. Al momento scende -0,35% a $1,1164.
Il Ftse MIB chiude con un timido +0,04% a 23.321,86 punti, ma il risultato sarĂ sicuramente salutato con favore dai rialzisti, dal momento che per buona parte della seduta aveva scambiato in rosso.
Sul listino milanese si scommette sul riassetto delle popolari. Mps guadagna più dell’1,5% e sempre nel settore bancario Intesa Sanapolo avanza del 2,16% dopo conti sorprendentemente positivi. Gli utili sono raddoppiati facendo meglio del previsto nel primo trimestre. Da parte sua Mps ha annunciato il varo di un aumento di capitale da tre miliardi a maggio.
Focus anche su Exor dopo la vendita di Cushman & Wakefield. Scambi sostenuti su su Enel e Telecom (-1,6%) sulla scia delle indiscrezioni relative al piano per la banda ultralarga.
Oggi al termine dell’ennesima riunione dell’Eurogruppo i ministri delle Finanze dovrebbero emettere un comunicato in cui tesseranno le lodi dei progressi fatti dalla Grecia pur sottolineando che restano ancora sforzi da fare per colmare il gap tra le due parti e scongiurare un default del debito.
Atene è riuscita a rispettare all’ultimo momento utile un’altra cruciale scadenza. Il governo ha avviato le pratiche per rimborsare una tranche del debito dovuto al Fondo Monetario Internazionale del valore di 750 milioni di euro.
“L’informazione cruciale di cui nessuno sembra essere a conoscenza è quanti soldi sono rimasti nelle casse di Atene. Non riuscire a rispettare la scadenza dell’Fmi, dunque fare default, avrebbe grandi ramificazioni e aumenterebbe le probabilità di un’exit”, commenta un analista. I timori hanno portato l’indice azionario di Atene a calare anche più del 5% oggi.
Vendite sul mercato dei bond, con i tassi italiani e spagnoli che sono saliti rispettivamente fino all’1,76% e l’1,75%.
Tra i titoli europei Airbus molto pesante dopo lo schianto di un aereo in Spagna.
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Nessuna reazione positiva particolare all’ennesima manovra di politica monetaria accomodante da parte della Cina, che ha tagliato i tassi di interesse per la terza volta in sei mesi, portando il tasso di riferimento al 5,1%. Il calo è il peggiore in due settimane, dopo la decisione dell’Europa di sospendere i voli del suo aereo militare A400M.
Acquisti invece sui mercati asiatici, con il Nikkei +1,25%, Hong Kong +0,51%, Shanghai +3,05% – reduce dalla peggiore settimana dal luglio del 2010, in calo -5,3% – . Sotto pressione Sidney -0,17%, Seul +0,57%. Sulla borsa di Tokyo, pioggia di vendite su Sharp , crollata di quasi -30% e di Toshiba -16,6%.
Sul valutario, tasso di cambio dollaro/yen +0,08% a JPY 119,88; euro/franco svizzero -0,04% a CHF 1,0418. Euro/yen -0,18%, a JPY 133,82.
Tra le materie prime, i futures sul petrolio Wti +0,64% a $59,77 al barile. Brent -0,34% a $65,17. Oro -0,05% a $1.188,30. Argento +0,09% a $16,48. Focus sul gas naturale con il contratto con scadenza a giugno che è salito fino a $2,935 per unità termale sul New York Mercantile Exchange, al prezzo intraday record dallo scorso 20 marzo, sulla scia si speculazioni secondo cui le temperature più elevate in Usa aumenteranno l’utilizzo di aria condizionata.
(Lna-DaC)