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Borsa Milano: rialzisti al comando. Spread a 260 punti

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MILANO (WSI) – Borsa Milano archivia la seduta in territorio positivo, in netta controtendenza rispetto alle altre piazze finanziarie, trainata da banche e da STM, mettendosi alle spalle i timori per lo stato di salute dell’economia statunitense. Gli ultimi dati sul Pil avevano generato non pochi dubbi sulla sostenibilita’ della ripresa negli Stati Uniti. Tensioni geopolitiche in primo piano, dopo che Israele ha bombardato la Siria.

Il Ftse Mib chiude non lontano dai massimi di seduta, guadagnando lo 0,86% a 17.439,06 punti. La performance delle banche e’ migliortata dopo un attimo di sbandamento in scia alla delusione per i conti di Deutsche Bank. Dalle sale operative segnalano una ripresa del comparto bancario, con UniCredit particolarmente richiesta, mentre torna a prevalere tra gli investitori un sentiment positivo. “Banche forti, soprattutto UniCredit. Aiutano anche dati di Stm migliori delle attese”, ha riferito a Reuters un trader per spiegare l’inversione di tendenza del listino milanese a meta’ pomeriggio.

Dall’inizio del 2013, l’indice ha guadagnato +6%, mentre su base annua è in crescita di quasi il 9%. Lo spread tra Btp e Bund, nel frattempo, si allarga a 260 punti base, allontanandosi pero’ dai massimi di seduta in area 270. L’ euro si conferma sopra $1,3550 ai massimi da fine 2011 nei confronti del dollaro.

Il sentiment ha traballato dopo la pubblicazione del Pil Usa del quarto trimestre, che ha sofferto a sorpresa una contrazione -0,1%, riportando il trend peggiore dal secondo trimestre 2009: ovvero da quando gli Stati Uniti versavano in recessione. Certo, si tratta del dato preliminare, a cui seguiranno due revisioni nelle settimane successive. Ma si tratta anche di una scusa valida per portare gli investitori a riflettere sui recenti rialzi dell’azionario globale, che secondo molti economisti non sarebbero sostenibili.

Sono usciti poi una serie di dati macro chiave in Germania: la disoccupazione si e’ attestata al 6,6%, ma con una fiammata in gennaio. Sorpresa negativa dalle vendite al dettaglio (-1,7%), in linea l’inflazione, all’1,7%.

Intanto a livello di notizie societarie, Fiat Industrial ha chiuso il 2012 con risultati in linea con le previsioni di budget. Tagliato l’obiettivo di redditivita’ sul 2013 a causa della debolezza dei mezzi pesanti, anche se il mercato si era gia’ posizionato su livelli piu’ bassi.

Esperti di mercato, a partire da Marc Faber fino ad arrivare agli analisti di Citigroup, anticipano infatti una fase di correzione, e l’analista di Citi, in particolare, consiglia di stare attenti al presunto fenomeno della “Great Rotation”, ovvero della grande rotazione dei flussi dal mercato del reddito fisso a quello dei titoli azionari, di cui si parla da inizio anno. Il punto, infatti, è che il mese di gennaio è tradizionalmente forte per l’azionario. Più che di rotazione, si potrebbe parlare dunque di una semplice parentesi stagionale, destinata a essere chiusa.

Attenzione rivolta anche alla Fed, che nella serata di ieri ha confermato i tassi d’interesse di riferimento tra zero e 0,25% ed il suo piano di acquisto di titoli da 85 miliardi di dollari al mese. Preoccupano alcune dichiarazioni contenute nel comunicato, secondo cui la crescita dell’attività economica degli Stati Uniti “ha registrato una pausa negli ultimi mesi, attribuibile in gran parte a fattori meteorologici e ad altri fattori transitori”. D’altra parte, rileva il FOMC, la crescita dei posti di lavoro resta “moderata”, mentre il tasso di disoccupazione “rimane elevato”.

Altri analisti mettono poi in rilievo che l’ondata di liquidità che continuerà a essere iniettata nel sistema americano da Ben Bernanke e colleghi continuerà a mettere sotto pressione il dollaro, a “vantaggio” dell’euro. Ci si chiede però se, a un valore al di sopra di $1,35, la moneta unica non stia diventando troppo cara per l’Europa, che tra l’altro fa ancora i conti con la debolezza economica.

Dal fronte economico europeo, negativo in Germania il dato sulle vendite al dettaglio, che hanno fatto a dicembre -1,7%. In Italia l’Istat rende noti i numeri sulle span class=”spanbold”>retribuzioni dei dipendenti, +1,2% su base annua, e del costo del lavoro.

Sotto i riflettori i risultati di bilancio di Deutsche Bank. e Infineon Technologies, che hanno deluso le stime. In particolare il colosso finanziario tedesco, che è anche la banca numero uno in Europa per asset, ha registrato una perdita di 2,17 miliardi di euro, la più forte in quattro anni, e otto volte peggiore delle stime degli analisti.

Azionario asiatico contrastato, l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha guadagnato +0,2% azzerando le perdite negli ultimi 17 minuti di contrattazioni. Il listino, che ieri ha chiuso sopra quota 11.000 punti per la prima dall’aprile del 2010, si avvia a riportare i guadagni più duraturi, su base mensile, dall’agosto del 2009. Tuttavia il dato comunicato in Giappone, relativo alla produzione industriale di dicembre, è salito su base mensile +2,5%, al di sotto del +4,1% atteso dagli analisti.

Tra gli altri indici asiatici, l’indice Hang Seng Index di Hong Kong -0,5%, piatta la performance dell’indice Shanghai Composite, con i volumi scambiati che sono stati superiori +11% rispetto alla media degli ultimi trenta giorni.

BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni segna un forte balzo fino a 270, poi riduce i guadagni facendo +1,64% a 260,40 punti base, a fronte di tassi a 10 anni +0,65% al 4,30%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Volatile il titolo Stm che in mattinata perde fino -2% circa, per poi recuperare e chiudere in testa al listino con +4,07%. Il colosso dei chip ha comunicato di aver terminato il 2012 con una perdita superiore a 1 miliardo di euro.

Saipem in ripresa, +3,45%, dopo che la Consob ha stabilito il divieto di vendite allo scoperto. Secondo il Financial Times, Eni potrebbe mettere in vendita la controllata che si occupa di trivellazione. Forti i sospetti circa un possibile caso di insider trading.

Osservata speciale resta Monte dei Paschi di Siena che ora rischa il sequestro dei fondi, dopo che Moody’s ha minacciato il downgrade sul rating. Tra altri bancari Buy intensi su Unicredit (+3,07%), Pop Emilia e Banco Popolare. Male invece Fiat all’indomani dei conti. Fiat Industrial positiva del +0,9% nel giorno dei conti, che mettono in evidenza un rialzo utili nel 2012 +31%. Maglia nera Luxottica, che subisce una contrazione di oltre un punto percentuale.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro ai massimi dal 2011 sul dollaro. La moneta tuttavia fa dietrofront, pur rimanendo ancorata saldamente sopra quota $1,35 e cede -0,03% a $1,3563. Dollaro/yen -0,03% a JPY 91,04.

Quanto alle commodities, i futures sul petrolio -0,42% a $97,53 al barile, oro -0,51% a $1.673.

TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA

– Lavoro: Istat, A Novembre Occupazione -0,3% Su Mese. Su Anno -1,5%.

– Mps: Procura Siena valuta apertura fascicolo per insider trading e aggiotaggio.

– Crisi: Eurispes, triplicati italiani costretti a vendere oro nel 2012.

– Mps: Gotti Tedeschi In Procura A Siena.

– Crisi: Eurispes, 1 italiano su 2 vede nero, nel 2013 andra’ peggio.

– Fisco/ Eurispes: Imu scontenta gli italiani, criticata dal 75,4%.

– Cipro: la piccola isola che e’ diventata un problema enorme.

– Goldman Sachs specula su anticapitalismo Chavez e fa +681%.

– Fiat Industrial: Corre L’utile 2012 (+31%) A 921 Mln.

– Fiat Industrial: nel 2012 utile gestione oltre 2 mld, ricavi +6,2%.

– Fiat Industrial: cda propone cedola 2012 di 0,225 euro per azione ordinaria.

– Eurispes/ Allarme usura, raddoppia ricorso prestiti a privati.

– Banche: Enria, discussioni in corso su nuovi stress test.

– Stm: debole in Borsa (-1%) dopo conti.

– Borsa: Apre In Rialzo. Ftse All E Ftse Mib +0,37%.

– Ericsson: quarto trimestre in rosso, utile 2012 dimezzato.

– Crisi: spread sale a 270 punti dopo primi scambi.

– Mps: Moody’s Mette Rating Sotto Ossevazione Per Eventuale Declassamento.

– Santander: in 2012 utile -59% a 2,2 miliardi.

– Mps: Nel 2011 Mussari Co-autore Di Un Libro Sui Rischi Dei Derivati.

– Ue: Monti a Bruxelles, incontro con Van Rompuy.

– Borsa/ Tokyo chiude in leggero rialzo, il Nikkei a +0,22%.

– Facebook/ Utili trimestre -79%, meglio delle stime: ricavi +40%.

– Chi sono e di cosa si occupano i 13 saggi di Bankitalia?.

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