MILANO (WSI) – Borsa Milano archivia in ribasso una seduta per la più parte negativa, ma sopra i minimi di giornata, mentre i mercati finanziari europei testano i livelli più bassi da febbraio. L’indice Ftse Mib ha perso fino a -1,5% circa, ma in chiusura cede lo 0,42% a 2.546,07 punti.
Focus sull’indice Dax della Borsa di Francoforte, che è entrato ufficialmente in fase di correzione, in perdita del 12% dal massimo di aprile. Il paniere tedesco ha perso più di mezzo punto percentuale, attestandosi poco sopra gli 11 mila punti. L’indice europeo Stoxx 600 viaggia sui minimi da febbraio, dopo aver perso -4,6% in sei giorni.
Grecia sempre in primo piano: il premier Alexis Tsipras continua a fare resistenza e afferma che un compromesso è possibile, ma si rifiuta di tagliare pensioni e stipendi. Secondo Wolfango Piccoli di Teneo Intelligence il governo prima o poi dovrà scendere a compromessi.
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Il nuovo piano di Atene, secondo Kathimerini, consiste in un documento di 7 pagine, di cui tre su questioni fiscali e altre quattro sulla necessità di coprire i finanziamenti necessari al paese. L’indice di Atene ATG è una delle poche note positive di giornata, con un balzo di quasi +3%.
Stando alle indiscrezioni, la Grecia avrebbe proposto che il principale fondo di salvataggio europeo, l’ESM, acquisti i bond greci del valore di 6,7 miliardi di euro che sono detenuti dalla Bce, e che scadono a luglio e ad agosto. Nessuna conferma, ma la Commissione europea rende noto di aver ricevuto le nuove proposte. E secondo alcuni rumor un funzionario Ue avrebbe detto che il piano non è sufficiente.
Pesano in Europa soprattutto le flessioni dei titoli di societĂ produttrici di materie prime, con il comparto che cede -1,2%. In Italia si fanno sentire le contrazioni di piĂą di due punti percentuali di Telecom Italia e FCA, mentre Saipem cede piĂą del 7%. In controtendenza le popolari e MPS. Sotto pressione RCS (-4%), nel giorno del Cda e del piano aziendale del gruppo editoriale.
A scatenare i Sell nelle prime battute era stata la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo della Cina, salito +1,2% su base annua, rallentando dal +1,5% di aprile. Forte calo dell’indice dei prezzi alla produzione, scivolato a un tasso -4,6%. Le preoccupazioni sull’indebolimento dell’economia cinese mettono sotto pressione le commodities, dal momento che la Cina è il principale consumatore di materie prime.
Smobilizzi anche sul settore tecnologico, tra le perdite più pesanti. Dialog Semiconductor cede -6%. Amadeus IT Holding fino a -7% circa, dopo che Banco Bilbao Vizcaya Argentaria ha tagliato il rating sul titolo all’equivalente di sell.
Deutsche Telekom -3% circa dopo alcune indiscrezioni secondo cui l’amministratore delegato non sarebbe interessato a una fusione di T-Mobile US con Dish Network Corp.
Protagonista è comunque soprattutto HSBC, che ha annunciato un piano che prevede un maxi licenziamento di 25.000 dipendenti in tutto il mondo, e la vendita delle operazioni in Turchia e Brasile. A rischio 50.000 posti di lavoro.
Gli investitori temono anche un rialzo dei tassi sui fed funds da parte della Fed, dopo il report occupazionale Usa diffuso lo scorso venerdì, che ha messo in evidenza una certa solidità del mercato del lavoro degli Stati Uniti.
Sulla borsa di Tokyo, Nikkei -1,76%, Hong Kong -1,11%, Sidney -0,49%, Shanghai riduce le perdite nel finale e dopo aver ceduto oltre -1,5%, perde lo 0,36%. Seul -0,06%. Pressioni anche sulle borse del sud est asiatico, con il Jakarta Composite dell’Indonesia che è sceso fino a -3,1%, avvicinandosi al minimo in sette mesi. Nelle Filippine, Borsa -2,1% ai minimi dallo scorso 12 gennaio.
La rupia è scivolata al valore più basso in 17 anni, scendendo per la quarta sessione consecutiva.
Sul valutario, euro -0,19% a $1,1270. Dollaro/yen -0,27% a JPY 124,14. Euro/franco svizzero -0,02% a CHF 1,0463. Euro/sterlina +0,23% a 0,737. Euro/yen -0,47% a JPY 139,85.
Tra le materie prime, i futures sul greggio Wti salgono +1,29% a $58,89. Brent +1,63% a $63,71. Oro +0,64% a $1.181,10, argento +1,10% a $16,14.
(Lna-DaC)