Milano – Borsa Milano chiude in territorio positivo, con gli investitori che guardano con favore agli ultimi dati arrivati dal fronte economico degli Stati Uniti, in particolare dal mercato del lavoro. Focus non solo sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, ma anche sui numeri delle assunzioni nel settore privato, resi noti dall’ADP Research Institute, che hanno messo in evidenza 158.000 nuovi assunti nel mese di ottobre, in deciso rialzo rispetto ai +131.000 attesi dal consensus di Bloomberg.
Incidono positivamente anche le notizie giunte dalla Cina, dove l’indice PMI dell’attivita’ manifatturiera è cresciuto per la prima volta in tre mesi.
Occhio alla performance dell’indice azionario benchmark dell’Europa, lo Stoxx Europe 600 Index che, con la chiusura del mese di ottobre, ha segnato ufficialmente il quinto mese consecutivo di rialzi. L’indicatore è +16% rispetto al minimo del 2012 che è stato testato lo scorso 4 giugno.
Rimane però la preoccupazione per la situazione in Grecia. Secondo la Germania non ci sono ancora le condizioni per il via libera alla nuova tranche di aiuti.I rinnovati problemi della Grecia sono evidenziati dall’ennesimo nulla di fatto alla videoconferenza dell’Eurogruppo. La portata delle sfide fiscali del paese sono state messe nero su bianco nella forma delle prospettive di bilancio: sono peggiori del peggiore scenario previsto dai creditori internazionali quando otto mesi fa avevano deciso di accettare le condizioni stabilite dal pacchetto di aiuti da 174 miliardi di euro.
In Spagna il primo ministro Rajoy ha riconosciuto l’importanza del piano d’aiuti della Bce (con l’acquisto illimitato di titoli di Stato a tre anni), ma per il momento non ha l’intenzione di chiedere aiuti esterni, nonostante la continua fuga di capitali dal Paese. Il paese comunque ha deciso di prorogare il divieto di vendite allo scoperto di altri tre mesi e il governo si e’ piegato al volere della Bce e della Commmissione Ue, optando per l’innalzamento dell’eta’ pensionabile.
Dal fronte economico europeo, il PMI manifatturiero è sceso e la domanda alle esportazioni è scivolata al ritmo più accentuato dal 2009.
Un discorso a parte merita l’Asia, dove gli ultimi numeri pubblicati fanno ben sperare per l’economia cinese, la seconda maggiore al mondo, nel quarto trimestre. L’attivita’, misurata nel PMI, si e’ espansa per la prima volta in tre mesi, con la componente della produzione e dei nuovi ordini che sono aumentati. La fase di rallentamento, che dura da sette trimestri, potrebbe essere giunta al capolinea.
Tra le singole notizie societarie, hanno riportato i conti Sony e Shell. La prima ha registrato un utile basso nel secondo trimestre fiscale, ma ha mantenuto le previsioni sull’outlook 2012. La compagnia petrolifera ha invece registrato un calo nel terzo trimestre, pagando il calo di commissioni e quotazioni del petrolio.
Da parte sua Sharp ha terminato il primo semestre, al 30 settembre 2012, con un perdita di 387,584 miliardi di yen e si aspetta di chiudere l’esercizio in corso con una perdita netta di 450 miliardi di yen (4,5 miliardi di euro), rispetto ai 250 miliardi annunciati il 2 agosto e i 376,076 miliardi dell’esercizio precedente.
BTP – Spread tra Btp e Bund decennali in calo -1,08%, a quota 346 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali -0,77%, al 4,92%. Tasso spagnolo -0,46% al 5,58%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – A Piazza Affari Fiat di nuovo giù nel finale con -0,43%, in rosso per la terza sessione consecutiva: non piace crescita indebitamento e il fatto che sia stata bruciata piu’ liquidita’ del previsto. Banche in solido rialzo, MPS nota stonata con -0,38%. Bper +4,85%, BPM +2,66%, Banco Popolare +1,87%, Intesa SanPaolo +2,42%, Ubi Banca +1,19%, Unicredit +2,76%. Focus sulle indiscrezioni su una possibile fusione Unicredit-Intesa. Altri titoli in forte guadagno sono Ansaldo +3,35%, Diasorin +4,13%, Tenaris +3,74%, Stm +3,53%. Nuovo rialzo per Prysmian (leggi titolo caldo WSI), +3,71%.
In ambito valutario, l’euro -0,13% a $1,2941; dollaro/yen +0,45% a JPY 80,12, mentre euro/yen +0,31% a JPY 103,67.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio accelerano al rialzo con +0,78% a quota 86,91 al barile, mentre le quotazioni dell’oro piatte con -0,07%, a $1.717,90 l’oncia.
LIVE: GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Cina: rimbalzo manifattura fa ben sperare per il quarto trimestre
– Spagna si piega alla Bce, alza l’eta’ pensionabile
– Grecia: situazione debito fuori controllo
– Cina: al via l’iniezione di fondi maggiore di sempre
– Spagna decide di prorogare il divieto di vendite allo scoperto dei titoli di borsa di 3 mesi.
– Cambi: euro debole a 1,2945 dollari
– Oro: in lieve aumento a 1.721,65 dollari l’oncia.
– Petrolio: in lieve aumento a $86,41 il barile. In rialzo di 2 centesimi il brent a $108,72.
– Borsa: Tokyo chiude in leggero rialzo.
– Spread apre sotto i 350 punti base.
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