MILANO (WSI) – Sorretta dal buon esito delle aste spagnole Piazza Affari riesce a prendere la strada dei rialzi sul finale di una seduta interlocutoria, con il paniere Ftse Mib che chiude a +0,4% a 17.467,48 punti, in prossimita’ dei massimi di seduta. In una seduta che in linea generale si puo’ definire interlocutoria, l’indice Vix della volitalia’ fa segnare un rialzo a 13,82 punti.
Il Tesoro di Madrid ha collocato 5,75 miliardi di euro in titoli a 12 e 18 mesi, a tassi in calo. “I listini hanno girato in positivo dopo l’esito dell’emissione” commenta a Reuters un trader dela borsa italiana. “Osserviamo una seduta tranquilla e di consolidamento per gli indici italiani, che hanno recuperato dai minimi della prima ora” aggiunge. In particolare, a livello settoriale, sono i bancari a guidare il mini rally.
In precedenza a far traballare i mercati italiani ed europei era stata la pubblicazione del dato relativo al nostro tasso di inflazione, che nel 2012 si è attestato al 3%, ovvero ai massimi dal 2008. Da segnalare comunque che a dicembre le pressioni inflazionistiche hanno allentato la presa, frenando su base annua a +2,3% – contro il 2,5% di novembre – e facendo su base mensile +0,2%.
Occhi puntati anche sulla diffusione del Pil tedesco, +0,7% nell’anno appena concluso, al di sotto delle previsioni, che erano per un incremento +0,8%. La frenata è evidente, se si considera che nel 2011 l’economia era avanzata +3%. Nel quarto trimestre del 2012, inoltre, il Pil ha sofferto una flessione -0,5% su base trimestrale.
Secondo Philippe Waechter, capo Economista di Natixis AM, Società di Natixis Global Asset Management, il motore europeo ha attraversato un momento no a fine 2012, per colpa dell’indebolimento degli scambi commerciali internazionali. “Questo rafforza la nostra idea che i numeri del Pil dell’area euro si attesteranno nella forchetta compresa tra -0,4 e -0,6%.
La debolezza iniziale dei mercati europei e’ da ascrivere inoltre all’alert default che è stato lanciato dal presidente americano Barack Obama il quale, nel corso di una conferenza stampa, ha affermato che l’aumento sul tetto del debito è condizione essenziale per evitare il fallimento, che avrebbe rischi pesanti sui mercati finanziari. Allo stesso tempo, il presidente ha detto che non si piegherà al “ricatto” dei Repubblicani, che chiedono un taglio alle spese federali, in cambio della misura.
Un altro allarme è stato lanciato dal segretario al Tesoro Usa uscente Timothy Geithner, che ha avvertito che un eventuale fallimento nell’innalzare il tetto sul debito avrebbe ripercussioni severe sull’economia.
Il ritorno dell’avversione al rischio ha portato nelle ultime ore gli investitori a rifugiarsi sullo yen; la valuta è dunque rimbalzata dal livello vicino al minimo dal giugno del 2010, testato ieri nei confronti del dollaro a 89,67. A far risalire lo yen anche le dichiarazioni del ministro dell’economia giapponese Akira Amari, che ha affermato che se la moneta “si indebolirà in modo eccessivo, la conseguenza potrebbe essere un balzo dei prezzi alle importazioni”, danneggiando così il tenore di vita dei cittadini.
Nuovo rialzo della borsa di Tokyo, +0,7%, ai nuovi massimi degli ultimi 32 mesi, dopo essere salita però durante i massimi intraday fino a +1,4%. Indice MSCI Asia Pacific Index +0,3%, verso i livelli massimi dal 3 agosto del 2011.
“Ad alimentare l’incertezza tra i trader è la tensione crescente che circonda la questione del debito Usa – ha commentato a Bloomberg Jonathan Sudaria, trader presso Capital Spreads a Londra – La realizzazione che si potrà tornare di nuovo a quella situazione di tensione provocata dalla paura del fiscal cliff terrà gli investitori, ancora una volta, in uno stato mentale bipolare riguardo agli Usa”.
Si guarda alle dichiarazioni proferite dal presidente della Fed Ben Bernanke, che ha affermato che i conti americani devono essere portati sotto controllo e che la ripresa economica degli Stati Uniti è “relativamente fragile”. Bernanke ha comunque rassicurato i mercati sulla politica monetaria espansiva dell’istituto.
BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni ha guadagnato +2,51% a 271,16 punti base, a fronte di tassi decennali +0,38% al 4,21%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Migliorano i bancari nel pomeriggio, anche se non manca qualche segno meno. In testa al settore Ubi Banca +2,66%, Intesa +1,5% e MPS +2,32%. Buy anche su Ferragamo e Snam. Tra i titoli in rosso Telecom, Ansaldo, Generali (che estende i cali di ieri) e Mediaset.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro in calo -0,28% a $1,3340. Dollaro/yen -0,80% a JPY 88,74.
Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio -0,19% a $93,96. Oro +0,80% a $1.682,70.
TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Borsa: Europa piatta, guarda a Pil Germania e debito Usa.
– Inflazione: Istat, A Dicembre +0,2%, Su Anno Frena A +2,3%.
– Inflazione/ Istat: A dicembre carrello spesa meno caro, al 3,1%.
– Germania/ Pil 2012 frena a +0,7% su base annua.
– Bankia, ovvero come perdere i tuoi risparmi in un istante.
– Da Wall Street: l’alleanza politica che mette a rischio l’Italia.
– Ungheria: fiorino sotto attacco? “Tutta colpa di Roubini”.
– Borsa: In Spolvero Ferragamo E Fiat. Mini-realizzi Su Generali E Banche.
– Anglo-american: Il Colosso Del Platino Taglia 14mila Dipendenti.
– Eni: Avvia Emissione Di Bond Convertibili In Azioni Ordinarie Snam.
– Borsa Tokyo: Chiude In Rialzo +0,72%, Sui Massimi Dei 32 Mesi.
– Borsa: Asia cresce con Tokyo, attese mosse Bank of Japan.
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