MILANO (WSI) – Continua la svendita di titoli azionari in Europa nel mese di settembre. Sul morale degli investitori pesa la prospettiva di un rialzo dei tassi imminente della Federal Reserve. Il Dax tedesco ha accusato a un certo punto un calo di anche tre cifre piene, prima di ridurre le perdite, mentre a Milano va sempre di scena il caso Mps, che deve scegliere un nuovo AD e varare un aumento di capitale da 5 miliardi.
Spezzato il mantra che vuole il mercato obbligazionario muoversi in maniera inversamente proporzionale rispetto all’azionario. Il rendimento dei titoli decennali, anche della Germania, calano di pari passo con i titoli di Borsa. A gravare sui prezzi di Btp, Bund e simili è la delusione per la conferenza stampa di Draghi successiva alla riunione sui tassi della Bce di settembre. Il numero uno della Bce non ha ampliato il programma di Quantitative Easing.
Il petrolio risale favorito dalla ripresa della Borsa Usa dopo la batosta di venerdì. Alcuni funzionari della Fed come Dennis Lockhart hanno cercato di placare gli animi degli investitori preoccupati dall’arrivo di una stretta monetaria a settembre, ma la verità è che sui mercati sta crescendo la consapevolezza che l’era dei tassi bassi o sotto zero sta per volgere al termine.
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