MILANO (WSI) – Chisura positiva per Piazza Affari. Dopo un avvio incerto, le Borse europee hanno viaggiato stabili sul fronte dei guadagni, con il Ftse MIB italiano che al termine segna un rialzo dello 0,95% a 21.885 punti dopo che la BCE ha lasciato invariato il costo del denaro e dopo i dati record sul mercato del lavoro arrivati dagli Stati Uniti. Corre Wall St con il Dow Jones che ha sfondato al rialzo quota 17.000 punti.
Sempre a Milano l’indice All Share ha segnato un progresso dello 0,82%. Moneta unica in calo dello 0,39% nei confronti del biglietto verde a 1,3605 dollari.
Come previsto la Bce ha dunque lasciato i tassi allo 0,15% e Mario Draghi ha tenuto ancora nel cassetto il quantitative easing in salsa europea, assicurando però che “il nostro lavoro non è affatto finito qui”.
In Europa, Dax in rialzo dell’1,195%, FTSE segna + 0,7% e il CAC 40 guadagna lo 1,23%.
Tra i singoli titoli a Piazza Affari seduta brillante per Mediaset (+3,87%) che secondo la stampa spagnola avrebbe deciso di cedere il 22% di Digital Plus a Telefonica. Mediaset Espana, la controllata iberica del Biscione, ha per il momento smentito di aver trovato un accordo definitivo. Bene anche Fiat. L’azione allunga dopo i guadagni di ieri.
Nel comparto bancario hanno preso una pausa Banco Popolare e Popolare Emilia Romagna, che hanno perso rispettivamente il 2,78% a 12,21 euro e lo 0,35% a 6,925 euro. Buy sugli altri titoli del settore: Montepaschi ha guadagnato l’1,31% a 1,539 euro, Intesa SanPaolo lo 0,60% a 2,346 euro, Mediobanca lo 0,87% a 7,49 euro, Ubi Banca l’1,79% a 6,81 euro, Unicredit l’1,67% a 6,39 euro.
Secondo l’analisi tecnica, Piazza Affari recupera per la seconda seduta consecutiva, risalendo esattamente fino allo short stop giornaliero. Non sarebbe una sorpresa se il rimbalzo terminasse qui. Per quanto basato su un campione numericamente insufficiente dal punto di vista statistico, ci si dovrebbe aspettare dopo una sequenza di 8 chiusure negative consecutive, come è stata registrata sull’indice MIB di recente, prima del rimbalzo delle ultime 48 ore. Vedremo se le attese troveranno riscontro.
L’azionario asiatico ha ritracciato dai massimi di sei anni, mentre il dollaro riprende forza contro le principali valute rivali e l’oro perde terreno.
L’indice MSCI della regione Asia Pacifico perde dello 0,2% dopo aver toccato i massimi di sei anni. Tokyo ha chiuso a +0,14%.
Sul valutario il dollaro australiano scivola ancora dopo che il governatore della banca centrale ha detto che la moneta è sopravvalutata.
Per Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia c’è da sperare che anche Draghi farà dichiarazioni simili dopo l’appello lanciato dal primo ministro francese Valls per un Quantitative Easing all’europea.
Intanto la numero uno della Federal Reserve Janet Jellen ha detto che l’instabilità finanziaria non è una ragione valida per interventi di politica monetaria.
Euro in lieve calo in avvio dei mercati sul dollaro mentre si apprezza la valuta giapponese. La moneta unica verso il biglietto verde quota 1,365. Lo yen si apprezza a 139,08.
In ambito di materie prime, futures sul petrolio in calo a 104 dollari al barile. Le quotazioni del Brent perdono lo 0,2% a 111 dollari. Oro in calo sui mercati in vista dei dati Usa sull’occupazione in giugno. Il lingotto con consegna immediata viene scambiato sui mercati asiatici a quota 1.322 dollari l’oncia.