Mercati

Borsa Milano sui massimi, euro riagguanta quota $1,26

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Milano – Seppur orfana di un importante catalizzatore come Wall Street, chiusa per la festività del Labor Day, Borsa Milano conclude la prima sessione di settembre all’insegna di un solido rialzo. Da segnalare che, in generale, i mercati azionari europei salgono dopo le due settimane di perdite consecutive sofferte dall’indice di riferimento europeo Stoxx Europe 600, che rimane comunque in rialzo +14% rispetto al minimo dell’anno testato lo scorso 4 giugno. Ftse Mib sale oltre +1%, chiude ai massimi della seduta, oltre 15.200 punti. Altre piazze finanziarie europee: Londra +0,75%, Francoforte +0,52%, Parigi +1,02%, mentre Madrid si conferma nota stonata con -0,11%.

Se la scorsa settimana l’attesa degli operatori è stata per il discorso del numero uno della Fed, Ben Bernanke, questa settimana l’attenzione sarà tutta catalizzata sulla riunione della Bce, in calendario giovedì 6 settembre. Bassi i volumi, con le azioni sull’indice Stoxx 600 inferiori -18% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni.

Finalmente, gli investitori di tutto il mondo, capiranno se davvero Mario Draghi ha intenzione di lanciare un serio programma di sostegno per i titoli di stato italiani e spagnoli. “Stiamo aspettando con ansia qualche mossa dalla Fed, per capire se ci sarà o meno un’altra manovra di quantitative easing QE3; e stiamo aspettando di capire cosa faranno sia la Bce che la Banca centrale della Cina”, ha commentato Nick Maroutsos, managing director e co-fondatore di Kapstream Capital, a Sidney, in una intervista rilasciata a Bloomberg.

Ma le minacce della Germania proseguono imperterrite e il ministro delle finanze Wolfgang Schaeble avverte che bisogna fare attenzione a diffondere “aspettative sbagliate” su quello che l’Eurotower potrà fare. “Non devono essere prese – ha spiegato il ministro tedesco – decisioni che noi consideriamo del tutto sbagliate e che non sarebbero coperte dal mandato della Banca centrale europea. Ma la Bce non commetterà questo errore, vale a dire produrre debito pubblico finanziato attraverso la politica monetaria”. Detto questo, una buona notizia dalla Germania è arrivata per bocca dello stesso ministro, che ha detto di essere sicuro che, il prossimo 12 settembre, la Corte costituzionale tedesca darà il suo ok al Fondo europeo ESM.

Intanto Jim Reid, strategist presso Deutsche Bank a Londra, afferma che in generale “la porta per ulteriori manovre di quantitative easing non è certo chiusa (per gli Stati Uniti) e molto dipenderà da quello che i dati a breve termine ci diranno sul mercato del lavoro. La conferenza stampa di Draghi sarà il fattore che guiderà i mercati questa settimana, sulla scia della speranza che saranno date indicazioni sul programma di acquisti dei bond”. E c’è anche qualcuno che inizia a parlare della possibilità che Draghi tagli i tassi di rifinanziamento di un quarto di punto percentuale.

Focus sulla Spagna, che si sarebbe decisa a chiedere alla fine aiuti alla Bce. “Sto aspettando le decisioni della Banca Centrale Europea. Su quella base agirò nell’interesse dell’euro e della Spagna. Quando ci sono paesi che si finanziano a tassi negativi e altri a prezzi insopportabili, vuol dire che qualcosa non va nell’unione monetaria. Se le modalità di intervento della Bce saranno positive per l’insieme dell’Europa ne farò richiesta, altrimenti no”. E’ quanto ha affermato lo stesso premier Mariano Rajoy, in un’intervista al Corriere della Sera. Intanto, anche la regione Andalusia, dopo Catalogna e Valencia, bussa alla porta del governo di Madrid.

Sullo sfondo, rimangono le preoccupazioni per il rallentamento dell’economia cinese, dopo la pubblicazione dell’indice sull’attività manifatturiera, l’HSBC China PMI, che ad agosto è sceso a 47,6 punti, dai 49,3 di luglio, attestandosi al minimo dal marzo del 2009. E’ il decimo mese consecutivo che il dato viaggia al di sotto di quota 50, linea di demarcazione tra fase di contrazione (sotto) ed espansione (sopra) dell’attività economica.

La recessione in cui versano molti paesi dell’Eurozona è invece una realtà ormai consolidata. Ad agosto l’indice dei direttori di acquisto ha sì recuperato lievemente terreno, risalendo a 45,1 punti, dai 44 punti di luglio; ma il valore rimane ben al di sotto della soglia dei 50 punti.

Se i mercati azionari salgono è anche perchè, nel bel mezzo delle incognite su quanto farà Mario Draghi, aumentano le speculazioni sull’arrivo di misure di stimolo per la Cina: è stato questo stesso fattore che ha permesso all’azionario asiatico di recuperare terreno dopo la pubblicazione del pessimo dato sullo stato di salute dell’attività manifatturiera in Cina.

FTSE MIB – Svetta Campari dopo aver raggiunto un accordo per rilevare una quota del 81,4% nella società giamaicana di rum, Lascelles deMercado & Co. titolo +6,77% circa; BPM +1,73% dopo la decisione di Nomura di alzare il rating da reduce a neutral; MPS +0,89%; tra le altre banche Bper +0,69% e Banco Popolare +1,64%. Acquisti anche su Unicredit +1,76%, debole Ubi Banca -0,07% e bene Intesa SanPaolo +0,80%. Tra i titoli negativi Eni -0,62%, Fiat -1,02%, dopo le previsioni da brivido sulle vendite di auto in Italia dallo stesso amministratore delegato Sergio Marchionne, Ansaldo -0,80%, e Stm -1,05%. Oltre che da Campari, il Ftse Mib è sostenuto dai titoli del lusso Tod’s, in rally +6,79%, e Ferragamo con +2,50%. Tra gli altri acquisti, Luxottica +2,21% e Mediaset +2%.

BTP – Lo spread Italia-Germania -2,55% a 439,30 punti base. Il tasso sui BTP decennali -1,30% al 5,77%. Tasso spagnolo +0,19% al 6,87%. Bund tedeschi in calo, rendimenti +0,98% all’1,34%.

VALUTARIO – L’euro a $1,2603 (+0,33%). Rapporto dollaro/yen -0,14% a JPY 78,27, mentre euro/yen a JPY 98,68 (+0,11%).

MATERIE PRIME – Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +0,15% a quota $96,61 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,43% a $1.694,90.

HIGHLIGHT DI GIORNATA

Crisi: Draghi, Acquisto Bond A 3 Anni Non Finanzia Stati.

MPS: balzo cds per assicurarsi contro rischio default.

Merkel paladina del popolo. Crisi Ue? Tutta colpa dei mercati finanziari.

Marchionne: crollo vendite Italia -20%, record negativo.

Spagna: anche l’Andalusia chiedera’ aiuti a Madrid, per €1 miliardo.

Francia: Immatricolazioni Auto Agosto -11,4% Su Anno.

Bce: Seibert, Berlino ha fiducia che rispettera’ mandato.

Slovenia: Ministro Esteri, Nell’euro Quando Problemi Risolti.

Spagna: De Guindos, Ricapitalizzazione Bankia Nelle Prossime Ore.

Auto: Marchionne, Mai Visto In Vita Mia Mercato Cosi’ Basso.

Usa pronti a uscita Grecia dall’euro. L’idea dei camion pieni di soldi.

Test credibilità per la Bce. Ma dalla Germania nuove minacce.

Mercati: dopo la calma, attesa tempesta in autunno.

Eurozona: Ad Agosto Indice Pmi Manifatturiero In Calo A 45,1.

Crisi/ Recessione manifatturiero eurozona si attenua ma prosegue.

Occupazione, nelle grandi imprese a giugno cala dello 0,2% su base mensile.

Industria: Istat, A Giugno Retribuzioni In Rialzo (+1%) .

Moody’s: qualità asset banche italiane si sta deteriorando.

Crisi: Spagna, Contro Crisi Eurozona Bce Agira’ Di Conseguenza.

Ue: Van Rompuy, 22-23 Novembre Meeting Su Quadro Finanziario Pluriennale.

Bce: la fase di studio del programma acquisti bond entra nel vivo.

Campari/ Si dà al rum giamaicano,acquista brand per 330mln euro.

Euro: possibilità di operare sfruttando eventuali breakout.

Borsa Milano: sale (+0,5%) con Campari, Bpm ed Mps.

Euro in leggero rialzo sul dollaro, alle 8.35 italiane $1,2573 (+0,10%).

Crisi: spread Btp-Bund apre a 446 punti.

Petrolio: in calo a 96,01 dlr in after hour a New Yor.

– Indice Nikkei di Tokyo sui minimi da quattro settimane. In chiusura -56,02 punti (-0,63%) a 8.783,89 punti.

Borse Asia: dati deboli fanno sperare in nuovi stimoli.

Crisi: premier Francia, stime pil 2013 riviste al ribasso.

Spagna: in rialzo solo la fuga di capitali.

Crisi Euro: la Francia nazionalizza una banca. Buco da 4,7 miliardi.

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