Mercati

Borsa Milano supera soglia dei 20.000 punti

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MILANO (WSI) – L’ipotesi di una staffetta Letta – Renzi non impensierisce i mercati. Boom di richieste per l’asta di Bot a un anno. La Borsa di Milano snobba il caos politico e lo Spread scende ai minimi dal 2006, prima di risalire.

A Milano, il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,3% a quota 20.145 punti mentre nel resto d’Europa i guadagni sono stati piu’ contenuti e nell’ordine del mezzo punto percentuale. Piazza Affari e’ stata sostenuta, in particolare, dagli acquisti su Bper (+5,04%) dopo le rassicurazioni dell’amministratore delegato sul fatto che non ci saranno aumenti di capitale. Bene anche Pirelli (+3,8%) in scia ai brillanti risultati Michelin che ha chiuso con un progresso vicino al 4% a Parigi. Debole Gtech (-1,07%) e, fra i bancari, il Banco Popolare (-1,02%) che ha subito alcune prese di beneficio dopo il forte rialzo di ieri

“Il mercato ha un tono positivo, anche grazie alla rottura, seppur fugace, dei 20.000 punti del futures. A dare energia sono soprattutto i bancari, a partire dalle popolari, sulle ipotesi di aggregazione e di bad bank per i crediti in sofferenza”, dice a Reuters un analista.

I dati sul commercio cinese e l’innalzamento del tetto del debito negli Stati Uniti, uniti a qualche trimestrale positiva come quella di Societe Generale, sono sufficienti a trainare in rialzo un mercato azionario nel complesso ancora molto volatile.

Gli investitori a Milano ignorano le notizie di politica interna, che danno per quasi certo un rimpasto di Governo e l’Opa del segretario del PD Matteo Renzi sul suo collega di partito e Premier Enrico Letta. Tanto è vero che i prezzi dei titoli del debito sono in progresso. Spread tra Btp e Bund ritorna in area 200 punti base, dopo essere sceso a 197 punti con un tasso di rendimento del 3,68%.

La seduta prosegue positiva, dopo la progressione che ha caratterizzato la seduta di ieri e che ha visto il FTSE Mib proiettato verso i massimi del 2014. Lievemente positive le altre piazze europee.

Fiat chiude in rialzo (+0,97%) nonostante il downgrade annunciato da Moody’s ieri sera a B1 da Ba3 con outlook stabile. “La notizia è negativa per Fiat”, commenta in una nota Icbpi. L’operazione di acquisizione di Chrysler, aggiunge il broker, “indebolisce i parametri di credito di Fiat, ma faciliterà l’integrazione delle strategie finanziarie e operative di Fiat e Chrysler”.
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Sugli altri mercati, nel valutario l’euro è poco mosso nei primi scambi della mattinata. La moneta unica è scambiata a 1,3597 dollari (1,3639 la quotazione di ieri alla chiusura di Wall Street) e 139,44 yen. Il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 102,536.

In ambito di commodities, i commodities, i futures sul petrolio scambiano in rialzo dello 0,92% a quota $100.89 il barile. Le quotazioni dell’oro cedono lo 0,28% a $1.286,20 l’oncia.