Borsa Milano ultra-volatile, +0,73%. Governabilità in forse. Risale anche lo spread
MILANO (WSI) – In una seduta da brividi, Borsa Milano ha ritracciato dai massimi per le indicazioni contrastate che sono iniziate ad arrivare dalle proiezioni dei seggi: se subito dopo le 15 ora italiana si era parlato di un netto vantaggio del centrosinistra, e di una maggioranza dei voti per Pd-Sel anche al Senato, la prima proiezione Rai ha ribaltato le indicazioni, dando il centrodestra in vantaggio per il Senato con il 31%. E il Movimento 5 Stelle, forza anti-europeista, come primo partito d’Italia.
La fragilità del quadro è stata confermata dalla seconda proiezione delle ore 16.40, che al Senato ha dato il centrodestra al 31,6%, il centrosinistra al 25,4%, Monti al 9,2%. Il Movimento 5 Stelle avrebbe preso il 24,9%. Il suo successo e’ inequivocabile. Nessuno dei numeri pubblicati sin qui offre segnali di governabilita’.
Dave Lutz, analista di Stifel, Nicolaus ha spiegato il dietrofront dei mercati – dal +4% al +0,73% del Ftse Mib – con la notizia relativa ai maggiori consensi raccolti da Silvio Berlusconi. Il motivo per cui l’ex premier scatena tante paure? Semplice: “i mercati temono che un suo eventuale ritorno metterebbe a serio rischio le misure di austerity promosse dal governo Monti”.
Focus sui commenti riportati dal sito Reuters. Tra questi, quello di Luca Ruffoni, Sales Director di Baloise Life:
“Il partito che ha vinto è quello dell’astensionismo e del voto di protesta. Questo è un risultato che comunque presenta delle criticità”.
Detto questo, la performance dei mercati ha messo chiaramente in evidenza quanto analisti e commentatori avevano avvertito da parecchio: il Ftse Mib è salito infatti subito dopo gli istant poll delle 15 ora italiane fino a +4%, quando sembrava appunto che ci fossero le premesse di governabilità, con una presunta vittoria del centrosinistra che ha portato inizialmente gli investitori a scommettere su un esecutivo, in Italia, pro-europeo e in linea con le riforme auspicate dall’Unione europea. E’ bastata la prima proiezione, che ha smentito i primi risultati parlando di rimonta del centrodestra, ad aprire una forte crepa nella fiducia degli operatori. A quel punto il mercato ha azzerato i guadagni, per virare anche in rosso di mezzo percentuale circa, prima di tornare a riprendersi nel finale.
L’Italia e il mondo intero sono con il fiato sospeso in attesa di conoscere a questo punto l’esito definitivo delle urne. Osservato speciale di questa seduta e delle prossime sarà lo spread, che in questo contesto diventa un vero e proprio termometro elettorale. Il differenziale tra rendimenti sui Btp e Bund a 10 anni, nel momento di euforia di Piazza Affari, ha perso fino a -11% fino a 253 punti, per poi tornare a ridurre le perdite in modo significativo, nel finale e tornare anche a 280 punti circa.
Stamattina sono stati diffusi alcuni report: gli analisti di Mediobanca prevedono che gli italiani dovranno tornare alle urne nel “medio termine” e sottolineano che, contrariamente alle promesse dei vari candidati, le imposte come Imu, Irpef, Iva e Tares sono destinate ad aumentare dal luglio 2013, a causa degli incrementi precedenti concordati “e questo certo non andrà a favore della fiducia dei consumatori e della crescita”.
“L’Italia ha visto la propria credibilità aumentare per un anno circa, grazie al governo Monti – anche se si dovrebbe aprire un dibattito per capire cosa abbia fatto Monti oltre ad alzare le tasse – commenta l’economista Alberto Alesina, che insegna ad Harvard, in un’intervista al Financial Times – Tale aumento di credibilità potrebbe però sfaldarsi con le elezioni, e potremmo tornare alla situazione in cui l’Italia si trovava prima che si insediasse l’esecutivo tecnico.
La paura dei mercati sarebbe tra l’altro immensa se si concretizzassero le previsioni su un governo impossibile: in quel caso, gli italiani tornerebbero alle urne.
Da segnalare i report delle banche d’affari. Secondo Credit Agricole, nel caso in cui il centrosinistra riuscisse con o senza Monti ad avere la maggioranza, si creerebbe in Italia una situazione di “market friendly”, ovvero una situazione che sarebbe apprezzata dai mercati (come infatti si è visto quando il Ftse Mib è balzato fino a +4%). La banca francese ha parlato di rischi al ribasso sui mercati in settimana, visto che ci vorrà del tempo prima di comprendere il risultato definitivo.
Secondo Goldman Sachs, una coalizione Monti-Bersani potrebbe far scendere lo spread fino a -75 punti. In caso di ingovernabilità Goldman ritiene che gli scenari possibili sarebbero due; il primo, un governo di unità nazionale guidato da Mario Monti che durerebbe 1-2 anni e che vedrebbe comunque inizialmente i mercati oscillare in modo molto nervoso.
Secondo scenario, un ritorno alle urne, e una situazione in cui un nuovo rimbalzo dello spread a 550 non sarebbe uno scenario irragionevole. Secondo la banca americana ci sarebbe una probabilità di quasi il 50% che l’esito delle urne sia negativo ovvero, secondo Goldman, che il Movimento 5 Stelle finisca per assicurarsi molti consensi, mettendo a rischio l’obiettivo di creare un governo stabile per l’Italia.
Del test elettorale ha parlato nelle ultime ore anche il Premio Nobel per l’economia Paul Krugman, che sottolinea che gli osservatori esterni hanno ragione a essere “terrorizzati” dal verdetto delle urne.
“Gli osservatori esterni sono terrorizzati dalle elezioni italiane, e giustamente: anche se l’incubo di Berlusconi che torna al potere non si materializzasse, un risultato che mostrasse un forte appoggio a Berlusconi o a Grillo, o a entrambi, destabilizzerebbe non solo l’Italia, ma anche l’Europa nel suo complesso. Krugman definisce le elezioni politiche in Italia il vero referendum in Europa sulle misure di austerity: misure che stanno facendo affacciare sulla scena politica soprattutto dei paesi del Sud Europa volti politici sempre meno europeisti e contrari alle misure di lacrime e sangue che sono state imposte dal rigore tedesco.
In Italia, arrivano le pagelle del mercati ai candidati premier. I voti vengono assegnati da Carlo Gentili, amministratore delegato di Nextam Partners; Alberto Foà, presidente di AcomeA, Sgr indipendente; Mario Spreafico, direttore investimenti di Schroders Italia.
Nel resto dell’Europa, si guarda intanto ai problemi di Cipro, con la Francia e la Germania che chiedono un rapido negoziato per il suo salvataggio.
Preoccupano anche i problemi americani. Il problema stavolta porta il nome di – “sequester” e si riferisce alla scure di tagli automatici alla spesa, che scatterà il primo marzo e che rischia di tradursi in tagli molto forti sui salari, sui programmi sociali, sull’educazione.
Guardando alle singole storie di giornata, Deutsche Borse ora è preda, Cme Group vuole fusione. Il titolo guadagna piu’ del 9% a 50,91 euro.
Riguardo agli altri mercati, positiva la performance dell’azionario asiatico, sostenuto dagli ennesimi guadagni dell’indice di borsa giapponese, sulla scia delle speculazioni secondo cui il prossimo governatore della Bank of Japan renderà ancora più aggressive le proprie decisioni di politica monetaria espansiva. Nikkei è salito oltre +2%.
Da segnalare che l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific Index ha guadagnato +9,5% dalla fine di ottobre fino al 22 febbraio. Dati poco confortanti dal fronte economico della Cina, dopo che l’indice preliminare dei direttori di acquisto della Cina, stilato congiuntamente da HSBC Holdings e Markit Economics, si è attestato a febbraio a 50,4 punti, in calo rispetto ai 52,3 di gennaio e i 52,2 attesi dagli analisti.
BTP – Lo spread Italia-Germania vira in negativo, -2,97% a 278,97 punti base, a fronte di tassi sui BTP a 10 anni -1,55% al 4,37%, ma erano scivolati fino al 4,17%.
FTSE MIB – I rialzi generalizzati sul listino hanno lasciato il posto ad alcuni segni meno. Unicredit, che era stata sospesa per eccesso di rialzo, con un balzo di quasi +8%, nel finale fa +1,8% circa; tra le altre banche rimane molto solida Ubi Banca con +4,85%; BPM +2,79%, Mediolanum +1,14%; focus su Mediaset, che dopo oltre +7% riduce sensibilmente i guadagni con +2% circa; Intesa SanPaolo +0,67%, Generali oltre +0,94%, Finmeccanica +1,36%. Tra le notizie prettamente societarie di mette in evidenza la decisione dell’agenzia di rating Fitch di tagliare il giudizio su Fiat a “BB-“, con outlook negativo. Immedioata la reazione del titolo, che ha perso -0,72%.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro ha azzerato i guadagni, quando si stava avvicinando a quota $1,33 e ha sfondato al ribasso $1,32; al momento fa +0,08% a $1,3195; dollaro/yen +0,31% a JPY 93,67. Euro/yen +0,48% a JPY 123,75. Gli analisti si interrogano sulle ripercussioni che l’esito delle elezioni politiche italiane avrà sulla performance della moneta unica. Molto importante monitorare a tal proposito i livelli tecnici.La sterlina ai nuovi minimi degli ultimi due anni sul dollaro dopo il downgrade di Moody’s, che ha privato il Regno Unito della tripla AAA.
Quanto alle commodities, i futures sul petrolio vira in rosso con -0,14% a $93 al barile, quotazioni oro +0,85% a $1.586,20.
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TRA GLI HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Elezioni: proiezioni, rimonta centro destra, Senato in bilico.
– Borsa: Listino In Territorio Negativo.
– Proiezione ore 16: Grillo al 25, 1%, 5 Stelle primo partito. Letta: così si torna a votare.
– Piazza Affari rallenta dopo le prime proiezioni.
– Seconda proiezione Senato, 5 Stelle al 25% Governabilità fragile.
– Elezioni/ II proiezione Rai conferma vantaggio Pdl-Lega a Senato.
– Borsa: alta volatilita’ in piazza Affari, sospensioni su Ftse Mib.
– Elezioni: spread Btp-Bund supera quota 270.
– Elezioni/ Centrodestra avanti Senato Veneto-Sicilia (Proiezione).
– Su le borse. Milano guadagna oltre il 3%. Scende lo spread.
– Borsa: Piazza Affari Accelera (+3,85%) E Mediaset Corre (+9,05%).
– Piazza Affari accelera dopo gli instant poll.
– Borsa: Piazza Affari Si Rafforza In Attesa Risultati Elezioni.
– Borsa:Milano corre in attesa esito voto e su asta Ctz(+2,4%).
– Elezioni: Squinzi, su agenda Confindustria incontri con tutti, M5S non ha risposto.
– Elezioni/ Grillo: La nostra è una rivoluzione di civiltà.
– Borsa/ Deutsche Borse ora è preda, Cme Group vuole fusione, +9%.
– Elezioni/ Grillo:Per festeggiare ci vediamo online, in streaming.
– Elezioni: Grillo, votano per i vecchi partiti i collusi.
– Elezioni/Grillo:Questo voto cambia un po’ la storia,vediamo come.
– Elezioni 2013, la diretta multimediale: social network e video.
– Borsa/ Milano accelera a +2,50%, spread Btp-Bund cala sotto 280.
– Elezioni 2013, la cronaca ora per ora: riaprono i seggi, Grillo ultimo a votare.
– Perchè i giornalisti italiani hanno paura di Grillo.
– Euro, troppa austerity fa male a economia. “Riforme sono altro”.
– Elezioni: sondaggisti in tv, un esercito di oltre 4.000 persone per la corsa ai dati.
– L’esperto: boom politici su Twitter ma a decidere elezioni è sempre Tv.
– Elezioni: Grillo va a votare e scrive su twitter ‘sara’ un piacere’.
– Elezioni: Berlusconi attende esito voto ad Arcore, Alfano ‘presidia’ via Umilta’.
– Gb/ Titoli Stato intoccati da downgrade Moody’s, Londra +0,36%.
– Elezioni: 15 marzo riunione Camere, dal 15 aprile voto per successore Napolitano.
– Francia: Mancano 6 Mld Per Centrare Obiettivi Conti Pubblici 2014.
– Elezioni 2013, quale futuro per l’Euro dopo il voto? Ecco tutti i possibili scenari.
– Saranno le donne a sotterrare Berlusconi e la partitocrazia?.
– Finmeccanica: due le offerte sul tavolo per Ansaldo Energia.
– Niente urne per l’Erasmus, ma al voto di protesta vince il centrosinistra.
– Elezioni, a Milano uno scrutatore armato e una ragazza candidata a sua insaputa.
– La politica estera dell’Italia? Allearsi con i propri nemici.
– Berlusconi: “Chi ha cervello vota in una direzione”.
– Indicazioni sbagliate e nomi storpiati: il voto torna a rischio.
– La neve non ferma gli elettori Affluenza boom in Lombardia.
– L’inciucio tra Pd e grillini? In Sicilia è già una realtà.
– Elezioni, riaperti i seggi. Affluenza in calo.
– Commercio estero:impennata export extra Ue,+17,7% a gennaio.
– Ior, il Vaticano minaccia di sciogliere la banca.
– Borsa: Europa positiva, Milano +0,7%, Francoforte +1,1%.
– Borsa/ Piazza Affari accelera, Ftse Mib +1,2%.
– Borsa/ Piazza Affari accelera, Ftse Mib +1,2%.
– Titoli Stato: spread apre a 287 punti, rendimento al 4,44%.
– Borsa ottimista mentre l’Italia è al voto, riflettori puntati sui titoli di Stato.
– Borsa: Asia bene con miniyen, Tokyo +2,4%.
– Crisi: Spread Btp-bund Stabile A 287 Punti In Avvio Di Giornata.
– Borsa Tokyo: Chiude In Forte Rialzo Su Ipotesi Nomina Kuroda A Boj.
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