MILANO (WSI) – Azionario europeo in gran rialzo, scommette su una svolta nei negoziati greci. La Borsa di Milano, spinta da banche e Saipem, accelera di oltre tre punti percentuali portandosi sui massimi dell’ultima settimana. Atene ha chiuso in progresso dell’8,63%. Btp in avanzamento con lo Spread con i Bund decennali che si restringe di ben 20 punti base.
In attesa della fine della riunione di emergenza sulla Grecia, che potrebbe decidere il futuro non solo del paese, ma dell’intera area euro, il mercato è ottimista su una soluzione. Il govrno greco dice che la sua nuova proposta di riforme ha sbloccato l’impasse. Ma ora serve al più presto un calendario di azioni concrete.
Il listino Ftse Mib fa segnare un +3,47% a 23.485,95 punti, in prossimità dei massimi di seduta. Nella speranza di un accordo con i creditori, Atene segna un rally poderoso. Trader all’assalto per acquistare le azioni, scommettono che il piano di bailout a favore della Grecia venga esteso per altri sei mesi e che arrivino a favore del paese aiuti per 18 miliardi di euro. I titoli delle principali banche elleniche segnano rialzi superiori al 10%.
Presentato oggi il nuovo piano del premier Alexis Tsipras, che stavolta andrebbe a toccare le pensioni. Anche i mercati valutari credono nell’intesa e l’euro torna a salire fino a $1,1393, dopo che la settimana scorsa aveva superato quota 1,14 dollari per la prima volta da maggio. L’entusiasmo si sgonfia un po’ nel pomeriggio e la moneta unica è pressoché piatta verso metà giornata (-0,02% a $1,1350). Dollaro/yen +0,45% a JPY 123,20. Euro/franco svizzero +0,15% a CHF 1,0439; euro/sterlina +0,31% a GBP 0,7173. Euro/yen +0,34% a JPY 139,82.
In calo sul mercato del reddito fisso i Bund tedeschi e i Treasuries Usa. Crolla lo spread tra BTP-Bund a 125 punti base; i rendimenti decennali scendono -4,43% al 2,17%, mentre le vendite sui Bund portano i tassi decennali tedeschi a correre +10,33% attestandosi allo 0,84%.
“Stamattina si scommette chiaramente su un accordo e le notizie negative ormai non hanno più l’effetto pesante che abbiamo visto nei giorni scorsi” afferma a Reuters il trader di una delle maggiori banche italiane, che indica per oggi volumi “buoni per essere un lunedì, ma in assoluto non eccezionali”.
Focus sull’indice della volatilità presente sul mercato globale del forex, stilato da JP Morgan, in crescita per il secondo giorno, a 9,73 punti. L’indice, che ha raggiunto un picco di 11,52 a gennaio, è scambiato al di sotto della media mobile di 30 giorni.
Riguardo alle storie societarie principali, l’ICBPI (Istituto Centrale delle Banche Popolari) è stato ceduto. Di fatto, precisa un rapporto di Mps Capital Services, la cordata formata da Advent International, Bain Capital e Clessidra ha firmato un accordo vincolante per l’acquisto per un corrispettivo di 2,15 miliardi di euro.
Dopo l’operazione i soci venditori di Icbpi manterranno una quota nella società pari all’8% circa. Nel dettaglio Credito Valtellinese terrà il 2%, Banco Popolare e Popolare Emilia Romagna l’1,5% ciascuno, Popolare Cividale lo 0,7%, UBI Banca e Popolare Milano l’1% e Banca Sella lo 0,2%. Queste banche sottoscriveranno un patto parasociale con Mercury Italy (veicolo partecipato dai fondi sopracitati), mentre usciranno dal capitale Icbpi Popolare Vicenza, Veneto Banca, Banca Carige e Iccrea Holding.
Tra i titoli scambiati sul Ftse Mib, Saipem balza +6%, con più di 4,5 milioni di azioni scambiate solo a metà giornata di contrattazioni. Il gruppo di servizi petroliferi beneficia dell’accordo preliminare tra Grecia e Russia per il passaggio nel territorio greco del gasdotto Turkish Stream, pipeline le cui operazioni vedono coinvolta anche la controllata di Eni, che dovrebbe costruire il tratto offshore nel Mar Nero. Deutsche Bank ha premiato il titolo con un maxi upgrade da “sell” a “buy”, a fronte di un target sul prezzo aumentato da 8,9 a 13,5 euro.
Boom di acquisti su Inwit, la società delle torri di Telecom, sbarcata oggi a Piazza Affari. Il titolo balza oltre +10%. Sbarco anche per Domus Italia.
Tra i migliori i titoli delle popolari. Tra i pochi titoli spenti UnipolSAI, Terna, Enel, Campari e A2A.
In Asia, i principali mercati cinesi sono rimasti chiusi per festività. Lo Shanghai Composite Index è crollato -13% la scorsa settimana, riportando il sell off peggiore dal 2008, entrando in fase di correzione.
Bene oggi l’indice benchmark di Taiwan, salito +1,3%, al ritmo più forte dallo scorso aprile.
Sulla borsa di Tokyo, indice Nikkei +1,26%, al record dallo scorso 12 giugno e trainato al rialzo soprattutto dai titoli bancari, come Mitsubishi UFJ Financial Group e Sumitomo Mitsui Financial Group; Sidney +0,24%, Seoul +0,40%. Hong Kong +0,60%
Tra le materie prime, i futures sul petrolio a New York +0,79% a $60,08; Brent +0,87% a $63,57. Oro -0,76% a $1.192,80. Argento -0,06% a $16,10. (Lna)