Nelle ultime settimane ci sono state forti tensioni sul mercato azionario americano. Piu’ in generale, l’intero 2005 e’ stato ricco di tensioni sia politiche che economiche, alle quali si sono aggiunte anche le difficolta’ causate da tremendi uragani estivi, uno pesante scandalo alla Casa Bianca che hai coinvolto uomini vicinissimi al presidente Bush, il cambio al vertice della Federal Reserve e, dulcis in fundo, l’aumento dell’inflazione.
Tuttavia, le previsioni sull’andamento di Wall Street restano positive: robusta crescita economica, inflazione contenuta, e tassi d’interesse ancora bassi sembrano delineare una situazione ideale. La Fed sembra intenzionata a varare futuri rialzi dei tassi soprattutto a causa dell’economia in forte crescita; ma finche’ i tassi continueranno a crescere in maniera moderata, l’auspicio del mercato e’ che la stretta creditizia termini con l’arrivo del nuovo anno, cosi’ la borsa potra’ continuare a dare buone performance.
In seguito al selloff di ottobre, sull’azionario americano si sono create ottime opportunita’ d’investimento a prezzi interessanti, da non sottovalutare in vista dell’accelerazione dei listini, da qui alla fine di dicembre. I titoli di alcune grandi societa’ quotate sono ancora relativamente poco costosi. Il gia’ previsto calo dei profitti aziendali deve ancora materializzarsi e i risultati del terzo trimestre hanno mostrato che la maggior parte delle aziende si sono comportate egregiamente.
Barry Hyman, equity market strategist di Ehrenkrantz King Nussbaum, ritiene che il mercato azionario, che generalmente si muove con sei mesi di anticipo rispetto all’economia reale, e’ in una fase di transizione: si sta passando dal favorire settori come quello energetico ed industriale, ad altri come il comparto tecnologico.
Secondo questo gestore, tale processo potrebbe svilupparsi in uno o due trimestri e potrebbe originare un alto livello di volatilita’ in borsa. Tuttavia, con il cambio della guardia alla guida della Federal Reserve (Ben Bernanke a breve prendera’ il posto di Alan Greenspan, che se ne va dopo 19 anni), e i timori di un aumento delle pressioni inflazionistiche, non e’ detto che a Wall Street non possa ancora verificarsi qualche fase di rallentamento.
Hyman sostiene che da qui alla fine dell’anno il mercato azionario sara’ caratterizzato da alti e bassi, ma riuscira’ alla fine a mettere a segno una performance annuale in leggero rialzo.
Dopotutto, due delle maggiori preoccupazioni che hanno pesato sull’andamento dei listini a partire dalla stagione autunnale, ovvero gli elevati costi energetici e il calo della spesa dei consumatori, sembrano essere ad un punto di svolta. I prezzi del carburante sono adesso di 50 centesimi piu’ bassi rispetto a quanto erano nei giorni immediatamente successivi ai disastri causati dall’uragano Katrina; inoltre le previsioni degli analisti indicano che ci sara’ un aumento della spesa dei consumatori con l’avvicinarsi della stagione natalizia.
Da diversi mesi, l’inflazione ha rappresentato per gli investitori la maggiore preoccupazione, ma il rapporto dello scorso 28 Ottobre sul Pil Usa del terzo trimestre, ha mostrato come ad una crescita economica sorprendentemente forte si sia accompagnata un’inflazione piuttosto contenuta.
Molti investitori continuano a vivere nel timore che la Fed aumenti i tassi d’interesse ad un livello tale da spingere l’economia in uno stato di recessione. Tale scenario sembra molto improbabile, data la possibilita’ che la Fed possa portare a termine il ciclo rialzista, iniziato nel giugno 2004, entro breve termine.
L’altro scenario “estremo” che tiene gli investitori su chi va la’ e’ un possibile crac del mercato immobiliare. Un raffreddamento graduale e non traumatico all’interno del settore sembra essere l’unica “medicina” per rallentare la “febbre” speculativa che attualmente contraddistingue il comparto, evitando cosi’ il tanto temuto scoppio della bolla.
In conclusione, il mercato azionario americano archiviera’ l’anno in corso in leggero rialzo, dice Hyman. Il calo dei prezzi energetici e la crescita economica robusta dovrebbero offrire un solido supporto a Wall Street e interessanti occasioni di profitto per gli investitori. Dopotutto, da un punto di vista storico, gli ultimi tre mesi si sono rivelati generalmente i piu’ proficui per gestori e fondi; chissa’ che non si possa assistere ancora una volta al “classico” rally di fine anno.