Economia

Borsalino è salva: trovato accordo per evitare la chiusura

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Svolta positiva nella trattativa per salvare Borsalino. Durante lo scorso fine settimana è stato infatti raggiunto un accordo tra Haeres Equita, la società dell’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio e i curatori fallimentari per salvare la celebre azienda piemontese, fondatoa nel 1857 e produttrice da oltre un secolo del cappello “must” per attori come Humphrey Bogart, politici e anche gangster come Al Capone.

Haeres Equita ha formalizzato una nuova offerta di acquisto degli asset di proprietà di Borsalino, che sarà la base per l’asta disposta dai curatori fallimentari. “Entrambe le parti – si legge in una nota – confidano nella salvaguardia delle attività Borsalino”. Per gli oltre 134 dipendenti la notizia è arrivata come una boccata d’ossigeno dopo mesi di iniziative a sostegno della fabbrica.

La storica azienda di cappelli era stata dichiarata fallita lo scorso dicembre, quando il tribunale civile di Alessandria aveva rigettato la seconda richiesta di concordato preventivo presentata dal cda della società.

Era il maggio 2015 quando Haeres Equita srl prese in affitto la Borsalino in grave crisi, dopo il maxi crac del suo maggior azionista, l’astigiano Mauro Marenco. Poi due richieste di concordato preventivo, entrambe bocciate dal Tribunale con conseguente fallimento a dicembre scorso e i successivi strascichi giudiziari. Che questo accordo però potrebbe aver per lo meno ridimensionato.