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Borse Asia ed euro giù, pesa il flop Germania-Francia

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Bangkok – Listini asiatici in calo, seguono la chiusura in negativo di Wall Street, dopo che le parole del Presidente della Francia, Nicholas Sarkozy, hanno frenato l’ottimismo sul risolversi della situazione. Nella giornata di ieri ha dichiarato infatti che i negoziati sull’ampliamento del fondo di salvataggio sono in una fase di stallo. Il vertice d’emergenza per evitare un altro nulla di fatto al meeting fissato per il weekend si è concluso senza dichiarazioni ai giornalisti. L’euro ha perso terreno e ora scambia a $1,3691.

I Beige Book pubblicati ieri dalla Federal Reserve americana mostrano tutta l’incertezza delle società sulla ripresa, nonostante l’economia lo scorso mese abbia mantenuta intatta la fase di crescita.

L’avversione al rischio porta in calo divise quali dollaro australiano e neozelandese, in favore del biglietto verde Usa. L’oro torna a registrare una relazione inversa contro il dollaro americano e cede oltre l’1%.

A perdere terreno anche le altre principali commodities, sia metalli sia energetici, con il rame e lo zinco che cedono oltre il 3%. Metalli industriali giù per il quarto giorno.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in calo dell’1,7%. Nikkei (-1,03% in chiusura), Seul (-2,7%), Sydney (-1,63%), Hong Kong (-2,77%), Shanghai (-2,37%), Singapore (-1,19%).

Commodities: Wti ($85,54, -0,66%), Brent ($108,01, -0,35%), oro ($1.616,8, -1,83%), argento ($30,76, -1,65%), rame ($3,149, -3,35%).

Nel valutario, la moneta unica cede terreno al biglietto verde. Euro contro il dollaro a $1,3691 (-0,45%), contro lo yen giapponese a ¥105,02 (-0,62%), contro il franco svizzero a CHF 1,2423 (+0,06%), contro la sterlina a GBP 0,8718 (-0,05%). Dollaro/yen a ¥76,70 (-0,16%).

Futures sull’indice S&P500 in calo di 4,75 punti (-0,39%) a 1.201,75. Rendimenti dei Treasury a 10 anni giù di 2pb al 2,137%.

“Gli occhi sono puntati sull’Europa”, ha detto a Bloomberg Kirk Hartman, chief investment officer di Wells Capital Management a Los Angeles. “Il mercato vorrebbe vedere delle basi di una risoluzione, ma sfortunatamente credo sia ancora troppo presto”.

“Gli investitori sono stati troppo frettolosi nel cambio del sentiment, anche se la situazione in Europa non è ancora migliorata”, ha detto a Reuters un trader.