Bangkok – Listini asiatici misti, sulla parità. L’attenzione degli investitori passa ora agli Stati Uniti. Dopo che gli ultimi dati sul mercato del lavoro hanno confermato la fase di debolezza attraversata dalla ripresa Usa, crescono le attese su nuovi interventi monetari accomodanti da parte della Federal Reserve. Euro a $1,2786.
Dal meeting in settimana del Federal Open Market Committee, il braccio di politica monetaria Fed, potrebbe arrivare un nuovo programma di acquisti di asset, un Quantitative Easing 3.
In primo piano anche gli sviluppi in Europa, con una serie di incontri ed eventi importanti per determinare se l’Area unica trovera’ la giusta strada di uscita dalla crisi del debito.
In calo la produzione industriale cinese nel mese di agosto, mentre la variazione a due cifre registrata ancora una volta dagli investimenti in asset fissi suggerisce l’eccessiva importanza della spesa in infrastrutture per supportare gli elevati tassi di crescita economica.
In rialzo l’inflazione in agosto, rende sempre meno probabile un intervento monetario pro-crescita da parte della People’s Bank of China.
Indebolimento del dollaro sulle aspettative Fed, e susseguente apprezzamento dello yen giapponese pesa sugli esportatori dell’area e dunque sull’indice Nikkei della Borsa di Tokyo. Il listino termina la giornata con -2,28 punti (-0,03%) a 8.869,37 punti.
Crescita del Pil nipponico +0,7% nel periodo aprile-giugno, molto meno rispetto alla stima preliminare +1,4%.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans in calo (-0,05%). Nikkei (-0,03%), Seul (-0,25%), Sydney (+0,12%), Hong Kong (-0,09%), Shanghai (+0,13%), Singapore (-0,06%).
Commodities: Wti ($96,22, -0,21%), Brent ($114,40, +0,13%), oro ($1.735,70, -0,13%), argento ($33,73, +0,12%), rame ($3,6525, +0,21%).
Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2786 (-0,16%), contro lo yen giapponese a ¥100,00 (-0,16%), contro il franco svizzero a CHF 1,2088 (-0,07%), contro la sterlina a GBP 0,7992 (-0,14%). Dollaro/yen a ¥78,22 (-0,03%).
Futures sull’indice S&P500 in calo -4,50 punti (-0,31%) a 1.433,75. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,640%, in calo di 3 punti base.
“A seguito della debolezza dell’ultimo report Usa sul mercato del lavoro, lo scenario sembra quello di un nuovo intervento in settimana, e l’introduzione di un nuovo Quantitative Easing”, ha detto a Bloomberg George Boubouras, capo della strategia investimenti per UBS Wealth Management a Melbourne. “Questa settimana sembra essere l’ultima a disposizione della Fed per agire”, prima delle elezioni Presidenziali di novembre.