L’ultimo rapporto mensile sul mercato del lavoro degli Stati Uniti ha delineato uno scenario macro ideale per gli asset più rischiosi, confermando esso una economia in fase di crescita coordinata e una inflazione sotto controllo. Nonostante le rinnovate minacce di Donald Trump all’Europa circa la possibilità di imporre dazi anche alle importazioni di auto, il mercato preferisce concentrarsi sui fondamentali economici positivi.
Le Borse dell’area Asia Pacifico, Tokyo e Sidney su tutte, si rafforzano, mentre in America per l’indice allargato S&P 500 si prospetta la prova giornaliera migliore dell’ultimo mese. Le piazze europee scambiano in rialzo per la sesta seduta di fila e si apprestano a registrare così la striscia di guadagni più lunga da ottobre. Il settore delle utility è favorito dall’accordo tra due titani dell’energia in Germania: E.ON rileva Innogy dalla rivale RWE.
Sul Forex il dollaro scivola mentre lo yen si rafforza nonostante il caos politico generato dallo scandalo di clientelismo che ha coinvolto il ministero delle Finanze giapponese, guidato da un alleato del premier Shinzo Abe. Sempre sugli altri mercati, i prezzi dei Treasuries e dei BTP fanno un passo indietro. La maggior parte delle materie prime è debole.
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