Non è un bell’avvio di settimana per i titoli di Stato italiani, mentre l’azionario vive una giornata sull’ottovolante. La Borsa di Milano, che ha subito un calo molto forte venerdì, rialza la testa prima di perdere quota sul finale: da un rialzo di un punto e mezzo percentuale passa a un calo di mezzo punto. Gli analisti parlavano in mattinata di “rimbalzo tecnico”, ma un aiuto al morale arriva senza dubbio anche, come si è visto negli scambi in Asia, dal nuovo accordo di libero scambio stretto dagli Stati Uniti con il Canada. Bene sta andando anche le Borse europee.
I rendimenti a due anni dei Btp, i più sensibili alle ultime notizie politico economiche, scambiano in rialzo di circa 9 punti base all’1,126% (vedi grafico) dopo un avvio in salita di 13 punti base rispetto alla chiusura su livelli già elevati di venerdì. Lo Spread tra Btp e Bund viaggia sopra i 270 punti base. L’incertezza sulla fattibilità della legge di bilancio del governo giallo verde e la scarsa possibilità che essa riceva l’approvazione delle autorità europee continueranno a mettere sotto pressione gli asset italiani in un contesto di elevata volatilità fino a metà ottobre.
È quella la data in cui la Commissione Europea dovrà decidere se dare o meno l’OK al Nalef, la nota di aggiornamento del Def. L’organo esecutivo di Bruxelles sembra intenzionato a bocciare la manovra finanziaria varata dall’Italia la scorsa settimana e che prevede un innalzamento del rapporto deficit Pil al 2,4% per i prossimi tre anni, contro l’1,6% che era stato indicato dal ministro dell’Economia Giovanni Tria. Finché i dubbi sulla legge di bilancio e sulla sostenibilità dell’ingente debito pubblico, persistono anche l’euro probabilmente continuerà a subire cali. L’impressione è che quello appena avviato sarà un mese lungo e difficile per i Btp e la moneta unica.