Le Borse europee tentano di recuperare parte delle perdite pesanti subite ieri, quando le piazze finanziarie principali hanno ceduto più di un punto percentuale, ma l’avvio in sordina di Wall Street non aiuta. Il fatto che Sergio Mattarella abbia rotto gli indugi e dato l’incarico a Giuseppe Conte ha placato un po’ delle tensioni sui mercati. Le indiscrezioni dei giornali secondo cui il MoVimento 5 Stelle starebbe pensando di proporre il professore della Booth di Chicago Luigi Zingales come ministro del Tesoro, inoltre, hanno fatto momentaneamente tornare l’appetito per i Btp, i titoli di Stato italiani. Dopo l’incarico a Conte di formare il governo “del cambiamento”, sui mercati e sui media impazza il totoministri.
Zingales viene generalmente considerato un economista della scuola austriaca, critico nei confronti del progetto dell’euro ma più moderato rispetto a Paolo Savona, economista euro scettico che aveva definito la moneta unica “un cappio al collo” per l’Italia. Anche se non si saprà probabilmente nulla fino a domani, le indiscrezioni stanno dando agli investitori una scusa per tornare a comprare Btp che offrono rendimenti interessanti (dopo essere saliti sopra il 2,5% e aver chiuso al 2,4% la seduta di ieri, oggi scambiano in area 2,32%, in calo di 8 punti base). Lo Spread tra Btp e Bund decennale, intanto, è prima sceso sotto quota 180 punti base, per poi tornare salire sui livelli.
Il DAX di Francoforte fa un po’ più fatica degli altri listini europei, penalizzato dal ribasso del settore automobilistico. In Cina l’indice composito e il CSI 300 hanno chiuso in calo dello 0,5% e dello 0,7%, rispettivamente. A influire negativamente sugli scambi sono i nuovi venti di guerra commerciale, alimentati dalle ultime uscite di Trump. Dopo le concessioni di Pechino, il presidente Usa è comunque intenzionato ad alzare i dazi sull’import di auto. Questo ha fatto infuriare le autorità della seconda potenza economica al mondo. Sul Forex, la banca centrale turca è alla fine intervenuta per arginare il calo drastico della lira.