(Teleborsa) – Esordio pesante per le borse europee, che aprono un’altra settimana di passione, dopo la debacle della scorsa ottava. La chiusura pesante delle borse asiatiche non sta certo facilitando le cose nel Vecchio Continente, che prosegue il trend ribassista avviato da qualche settimana. Il sentiment delle borse resta pesantemente negativo, in relazione ai timori di un allargamento della crisi europea ed alla sensazione che questa potrebbe scaricarsi sulla ripresa economica mondiale. Non convincono i Piani di austerity annunciati la scorsa settimana dai Paesi a rischio deficit eccessivo, così come le misure predisposte dalla UE per contrastare la speculazione, che è sempre attenta e sembra esser tornata a graffiare questa notte in Asia. L’euro è affondato nuovamente, toccando minimi di 1,223 USD, anche se la moneta unica è risalita adesso a 1,23 dollari. Tornano a salire le quotazioni dell’oro, grazie alla sua natura di bene rifugio. Fra le commodities soffre invece il petrolio, che si ritrova sulla soglia dei 70 dollari al barile. Fra le piazze europee la peggiore è Bruxelles che cede l’1,5% a 2410,49 punti, mentre Madrid perde l’1,04% a 9218,1 punti ed Amsterdam lo 0,92% a 324,24 punti. In rosso anche Parigi che cede lo 0,67% a 3536,38 punti, mentre Londra arretra dello 0,43% a 5240,46 punti e Francoforte dello 0,44% a 6030,35 punti. A livello settoriale si segnala la pessima performance delle costruzioni e degli industriali, con perdite vicine ad un punto, assieme ai minerari. In controtendenza si muovono invece i petroliferi.
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