Le performance delle diverse asset class, di anno in anno, variano sensibilmente e complicano la vita di quanti desiderino mettere a frutto il proprio risparmio. Anche per questo, la dicitura “le performance passate non sono indicative né garanzia di rendimenti futuri” è un monito legalmente vincolante per chiunque si occupi di risparmio gestito. Un semplice grafico, a cura di JP Morgan, lo rende immediatamente chiaro.
In ciascuna colonna sono ordinate nelle varie caselle gli indici azionari che hanno reso di più (in valuta locale) dal 2008 al febbraio 2019. Emerge con chiarezza che ogni anno l’ordine d’arrivo è diverso, benché in alcuni casi certi mercati abbiano conquistato la vetta per più di un anno di fila. Nei fatti, le continue variazioni nei ritorni non permettono di mantenere un approccio fisso e monotematico senza rischiare forti sbalzi – a costo di risultare un po’ didascalici, si comprende presto il valore della diversificazione per moderare tali rischi.
I benefici della gestione attiva
Un altro grafico mostra le performance di varie asset class (non solo mercati azionari, dunque): Reit (immobilare), Cmdty (Materie prime), azionario degli emergenti (EM) e dei Paesi sviluppati (DM) e così via. Un esercizio ancor più complesso, in quanto mette in relazione mondi diversi e i rispettivi risultati per gli investimenti. Anche in questo caso l’analisi del decennio mostra alti e bassi, assieme con qualche caratteristica rivelatasi persistente (gli ultimi posti spesso ricoperti dalle materie prime, per dirne uno).
La grande diffusione degli strumenti d’investimento a gestione passiva ha permesso di risparmiare sui costi della gestione, spingendo il settore a un profondo rinnovamento. Questo fenomeno, ampiamente discusso, è destinato a tornare sempre più d’attualità se è vero che i mercati sono destinati a tornare più volatili e meno collegati gli uni agli altri.
La gestione attiva del risparmio, in questo caso, potrebbe trovare nuovamente una fase di espansione se il valore aggiunto offerto dai gestori sarà un’efficace moderazione dei picchi osservati in questi grafici. Un aspetto evidente emerge dall’andamento altalenante delle Borse anno dopo anno e regione per regione. Più che l’investimento nei diversi mercati azionari a essere rischiose sono le scelte che vengono dettate dall’emotività. Per superare questo ostacolo e la paura di rinunciare alla liquidità, si può fare ricorso alla consulenza finanziaria e alla gestione attiva.