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Borse in apprensione per escalation dazi: alert da dollaro e rendimenti Bond

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Se da un lato le Borse allungano la striscia positiva, i Bond americani, così come altri beni rifugio come lo yen giapponese, sono scesi su minimi pluriennali. Il rendimento a 10 anni dei Treasuries Usa è salito ancora ben oltre il 3%. E andando a guardare il rapporto tra dollaro Usa e curva dei rendimenti obbligazionari dei Treasuries si nota qualcosa di strano.

L’analista di BNY Mellon Simon Derrick osserva nella sua morning note sui mercati come da metà agosto, quando è scoppiata la crisi delle valute emergenti, a oggi i due livelli siano sempre più convergenti. A un appiattimento della curva ha corrisposto un indebolimento della divisa americana. Una correlazione di questo tipo indica che i mercati sono preoccupati circa la durata del ciclo rialzista, che potrebbe quindi essere agli sgoccioli, secondo loro.

Sul Forex la prova del dollaro è molto variabile ultimamente, per via delle notizie contrastanti provenienti da calendario macroeconomico, dal versante politico e per quanto riguarda le aspettative di politica monetaria. Dal 2019 la Federal Reserve potrebbe definitivamente riportare alla normalità la sua strategia, riducendo il bilancio e accelerando il ciclo dei rialzo dei tassi. Le tensioni sul fronte commerciale, tuttavia, rappresentano un’incognita notevole per il futuro del biglietto verde.

Dopo che Donald Trump ha ufficialmente imposto dazi del 10% su altri 200 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina (e le tariffe potrebbero salire anche al 25%) ormai la metà dei beni made in China è stata sovrattassata. Le ritorsioni della Cina sono state tuttavia contenute (60 miliardi di prodotti colpiti). Pechino ha risposto con contromisure senza aspettare che i dazi Usa entrassero in vigore.

Nella più classica delle escalation, il rischio ora è che Washington rincari la dose e imponga tariffe anche su ulteriori import del valore pari a 267 miliardi di dollari. Da parte sua, la Cina potrebbe ricorrere alle “opzioni nucleari”: liquidare Treasuries Usa, svalutare lo yuan e colpire il dollaro nelle transazioni internazionali. Ma per ora sui mercati sembra prevalere l’ottimismo.