Partenza incerta per le Borse europee in una giornata chiave per l’Italia, che guarda già alla chiusura delle contrattazioni, quando S&P darà il suo verdetto sul rating italiano. A ottobre l’agenzia aveva confermato il giudizio a BBB portando però l’outlook a negativo alla luce delle misure di politica economica adottate dal governo in Legge di Bilancio.
I principali indici sono in lieve flessione: Piazza Affari cede lo 0,22% nel Ftse Mib, Madrid lo 0,31% a due giorni dalle elezioni politiche, Londra lo 0,38%. In equilibrio Parigi e Francoforte.
Altro evento clou della giornata sono i dati sulla prima lettura del Pil americano nel primo trimestre.
In Asia, la Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso (-0,22%) , alla vigilia della lunga pausa di 10 per l’abdicazione dell’Imperatore Akihito e l’ascensione al trono del principe della corona Naruhito.
Sui mercati valutari, l’euro è debole contro il dollaro, sostenuto dalle aspettative del buon dato sulla crescita americana. La moneta europea passa di mano a a 1,1136 dollari e a 124,47 yen. Dollaro/yen in rialzo a 111,79.
Stabile sui valori della vigilia, lo spread tra tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il titolo tedesco di pari scadenza apre a 270 punti base sugli stessi livelli del finale di ieri. Nuovo test per i nostri titoli in mattinata quando il Tesoro metterà in asta 6 miliardi di Bot a 6 mesi.
Torna a scendere il petrolio dopo i rialzi degli ultimi giorni. I contratti sul greggio Wti con scadenza a giugno che cedono 38 centesimi a 64,83 dollari al barile. In calo anche le quotazioni del Brent che cedono 21 centesimi a 74,14 dollari al barile.