Borse deboli, pagano l’impatto che ha avuto sui bancari il giro di vite della Bce sui crediti deteriorati: per le italiane il conto è molto salato: si parla di almeno altri 8-10 miliardi di accantonamenti in tre anni. Sul fronte macro sono stati resi noti gli indici Pmi del settore dei servizi in Eurozona. La corsa del dollaro si interrompe con gli investitori che attendono con ansia le novità sulla maxi riforma del fisco in Usa e sulla decisione del presidente Donald Trump sulla nuova leadership della Federal Reserve. Il mandato dell’attuale presidente Janet Yellen scade in febbraio. Intanto i prezzi dei Bond scambiano in territorio positivo e l’azionario asiatico ed europeo registra un andamento altalenante dopo i nuovi record di ieri di Wall Street.
L’indice del dollaro e i rendimenti dei Treasuries decennali hanno ripiegato dai massimi toccati di recente dopo che il capo della Casa Bianca ha ricevuto una lista dei quattro banchieri candidati alla successione di Yellen. Tra loro è presente la stessa Yellen e l’ex membro del braccio di politica monetaria Kevin Warsh, che ha idee molto critiche nei confronti delle misure ultra accomodanti varate negli ultimi anni dalla banca centrale, la quale secondo lui è diventata “schiava dei mercati“.
Ci sono anche elementi con una visione più accomodante, però, e questo sta influendo negativamente sul dollaro, come l’attuale governatore Jerome Powell, che ha sempre seguito la linea del presidente in carica Yellen. Da qualche indiscrezione sembra lui il favorito, ma secondo Bloomberg invece nessuno, nemmeno il consigliere economico della Casa Bianca Gary Cohn, è in pole position. Questo, unito alle difficoltà politiche legate al piano di tagli alle tasse, sta facendo arretrare il dollaro.
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