Nervi tesi nelle sale operative europee, con l’Italia che è in rotta di collisione con l’UE. Nonostante questo i BTP, difficili da shortare nella fase attuale in cui godono del sostegno della Bce, non hanno subito grosse perdite, mentre il mercato azionario italiano tiene botta. Detto questo la formazione di un governo euro scettico mette in ansia le autorità di Bruxelles. È una delle prime grandi vittorie delle forze populiste e nazionaliste ottenuta sull’establishment europeo.
Entrambi i partiti, che in passato avevano abbracciato idee euroscettiche proponendo persino un referendum contro la moneta unica – di difficile attuazione in Italia perché andrebbero rivisti i trattati iscritti nella costituzione, hanno messo da parte la retorica anti euro, cambiando strategia già dopo le elezioni francesi, consapevoli che una propaganda troppo aggressiva avrebbe potuto impaurire i mercati e una fetta dell’elettorato. Ciononostante l’idea di introdurre una moneta parallela e di varare misure costose per le casse statali come flat tax e reddito avranno ripercussioni negative nei rapporti dell’Italia con l’Ue.
Sul Forex l’euro oscilla tra in una forchetta compresa tra i 1,1915 dollari e i 1,1955 dollari. Tra le materie prime il petrolio ripiega, con i mercati concentrati sul nuovo report mensile dell’OPEC e sulle notizie secondo cui l’Europa si opporrà con forza alla controversa decisione degli Usa di abbandonare il patto sul nucleare iraniano. Il future sul WTI cede mezzo punto percentuale sopra i 70,30 dollari al barile, mentre il contratto sul Brent cede lo 0,62% a 76,64 dollari al barile.