Non farsi prendere dal panico, non disinvestire. Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua ad alimentare le tensioni sui mercati internazionali, il consiglio che arriva da broker e gestori è quello di non farsi prendere dall’agitazione e puntare a costruire un portafoglio sufficientemente robusto per superare la crisi ucraina e l’aumento dei tassi d’interesse statunitensi.
“Mantenere la rotta e resistere all’impulso di disinvestire, per proteggere la ricchezza. In molti casi, questo può avere l’effetto opposto: disinvestire durante le turbolenze del mercato è un modo infallibile per cristallizzare le perdite e può fare perdere la ripresa” ha spiegato Richard Flax, Chief Investment Officer Moneyfarm in un nota, aggiungendo che “è la ripresa la parte più importante di qualsiasi recessione economica.
Dopo ogni forte flessione negli ultimi 20 anni, incluso il Covid-19, i mercati alla fine si sono ripresi rapidamente. La performance passata non è garanzia di rendimenti futuri e non possiamo essere certi di una tempestiva ripresa, nonostante i precedenti storici. Indipendentemente da ciò, riteniamo che la migliore linea d’azione sia rimanere investiti, mantenere la fiducia e attendere una ripresa per dare al proprio portafoglio le migliori possibilità di crescita”.
Cinque mosse per un mantenere un portafoglio saldo
Quello che sembra certo è che mentre i leader decideranno come rispondere all’ escalation, ci sarà da aspettarsi un proseguimento della volatilità. In questo contesto, Mark Haefele, Chief Investment Officer di Global Wealth Management UBS, crede che il pericolo maggiore per gli investitori è dato da una reazione eccessiva e da una diversificazione del portafoglio insufficiente.
“Per questo pensiamo che sia importante per gli investitori non farsi prendere dall’agitazione e puntare a costruire un portafoglio sufficientemente robusto per superare la crisi ucraina e l’aumento dei tassi d’interesse statunitensi” ha scritto in una nota, aggiungendo che sono cinque le azioni chiave da seguire per mantenere un portafoglio saldo durante questo periodo di incertezza:
- Mantenere un portafoglio diversificato
- Utilizzare le materie prime come copertura geopolitica
- Posizionarsi per la forza del dollaro USA
- Investire nei titoli che traggono vantaggio dalla crescita globale
- Incrementare l’aspetto difensivo
Anche per Stefan Kreuzkamp, Chief Investment Officer DWS, finché non ci sarà chiarezza sulla portata delle sanzioni occidentali e una migliore comprensione della possibilità che Vladimir Putin si fermi ai confini ucraini verso altri stati post-sovietici, le attese sono per una persistente volatilità.
“Le banche centrali riconsidereranno la loro politica e rimarranno flessibili. I rischi di una recessione in Europa sono aumentati, quindi le nostre previsioni strategiche sono sotto esame. Già ora, crediamo che l’Europa debba prepararsi a un maggiore afflusso di rifugiati. In assenza di una de-escalation significativa, l’Europa potrebbe anche doversi preparare ad attacchi informatici senza precedenti da parte della Russia. Mentre questi due punti potrebbero già pesare sull’economia europea, l’impatto maggiore potrebbe venire dalle importazioni di energia, soprattutto dal gas naturale. Uno shock significativo del prezzo del gas o anche un taglio delle consegne di gas potrebbe facilmente portare a una recessione in Europa (senza contare l’aumento dell’inflazione)”.
Come investire in questo contesto ? Secondo Kreuzkamp, “i paradisi sicuri (azioni USA, Giappone, mercato svizzero, Health Care, Consumer Staples) e i sensibili al petrolio (Regno Unito, settore energetico) dovrebbero sovraperformare, mentre i settori ciclici e l’Europa ex-UK dovrebbero affrontare un ambiente più difficile. I comparti finanziari dell’Eurozona potrebbero essere danneggiati dai ritardi nei rialzi della BCE e dal districarsi delle relazioni con il sistema finanziario russo”.
Materie prime, cosa attendersi
Dopo che la Russia ha lanciato attacchi missilistici sulla Ucraina e ha inviato truppe militari più in profondità nel paese, le azioni globali e i rendimenti obbligazionari sono scesi bruscamente, mentre i beni rifugio e i prezzi dell’energia sono aumentati. Un trend che secondo Edward Glossop, Emerging Market Economist di Abrdn rischia di accelerare.
“La corsa della materie prime già iniziata nei giorni scorsi rischia di accelerare, avrebbe probabilmente implicazioni macroeconomiche globali. I prezzi europei del gas naturale potrebbero risalire verso il picco del dicembre 2021, dato che le scorte di gas sono già molto basse.
I prezzi del petrolio potrebbero crescere nel breve termine, anche se qualsiasi aumento potrebbe essere di breve durata dato che l’Arabia Saudita, il più grande produttore del mondo, ha la capacità di aumentare l’offerta in modo da ripristinare la stabilità dei prezzi. Nel frattempo, anche i prezzi di alcuni metalli (ad esempio l’alluminio) e delle materie prime agricole (ad esempio il grano) potrebbero subire un rialzo, dato che la Russia e l’Ucraina sono tra i maggiori produttori.
L’aumento dei prezzi delle materie prime spingerebbe anvora verso l’alto sull’inflazione globale che, a sua volta, potrebbe offrire alle banche centrali un ulteriore motivo per aumentare i tassi di interesse.”