Lo scontro istituzionale sul nome di Paolo Savona, indicato dalla Lega come ministro dell’Economia e candidato ideale del “governo del cambiamento” per ridiscutere i trattati UE e i vincoli di bilancio, innervosisce i mercati finanziari, con lo Spread che ha sfondato i 200 punti base, per la prima volta in quasi un anno, e con il rendimento dei BTP decennali che sfiora il 2,5% dopo aver oltrepassato la soglia considerata di pericolo del 2,4%. Morgan Stanley ha sottolineato che è quello il livello spartiacque. La fuga dagli asset italiani continua a tenere alta la domanda di franchi svizzeri. Sempre sul Forex il cross euro dollaro è poco variato. Anche la quotazione dell’oro è stabile, mentre il petrolio cede circa l’1% con il WTI che scambia a 70-71 dollari al barile.
Il Quirinale ha precisato di non essere disposto ad accettare diktat dai partiti sulla lista dei ministri che il premier Giuseppe Conte dovrà presentare a Sergio Mattarella. L’incognita sul nome che sarà scelto per insediarsi a via XX Settembre alimenta le incertezze e i rischi di incrinare i rapporti tra Italia e Ue. Lo Spread tra i Btp e i Bonos spagnoli ha superato i 100 punti base: non accadeva da oltre sei anni. Piazza Affari è in difficoltà. Le banche italiane sono penalizzate dalla loro esposizione ai titoli di Stato connazionali, che potrebbe costringerle a fare i conti con perdite ‘mark-to-market’.