Economia

Borse: Cina debole dopo rialzo inflazione, tutta colpa della carne di maiale

Aperture in territorio positivo per le borse globali. I futures dell’S&P 500 sono saliti ad inizio seduta con gli investitori che hanno recuperato un po’ di terreno dopo il sell-off di questa settimana. A far da traino gli ultimi dati sulle richieste settimanali di disoccupazione che hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni degli investitori sulla forza del mercato del lavoro e sullo stato dell’economia statunitense.

In affanno le borse asiatiche dopo che i prezzi al consumo in Cina sono aumentati dello 0,5% a luglio rispetto a un anno fa, secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica. Gli analisti intervistati da Reuters si aspettavano una leggera ripresa dell’indice dei prezzi al consumo, che è salito allo 0,3% a luglio rispetto a un anno fa.

Wall Street recupera terreno dopo il selloff

L’S&P 500 è avanzato del 2,3% a fine seduta giovedì, registrando la migliore sessione dal novembre 2022, mentre il Dow Jones è salito di circa 683 punti, con un aumento di circa il 20%. Gli investitori sembrano ritenere oggi che il calo sia una correzione abbastanza salutare.

“Lo scenario fondamentale rimane favorevole a una tendenza al rialzo dei titoli, in particolare per gli investitori con orizzonti temporali che si estendono fino alla fine dell’anno e oltre”, ha dichiarato Terry Sandven, chief equity strategist di U.S. Bank Wealth Management. “A breve termine, i livelli di volatilità più elevati saranno probabilmente la norma piuttosto che l’eccezione, dato che le valutazioni dell’intero mercato rimangono elevate e le tendenze stagionali suggeriscono rendimenti più moderati durante i ‘giorni canicolari dell’estate'”.

Anche se le principali medie sono salite giovedì, rimangono in calo su base settimanale. L’S&P 500 è sceso dello 0,5% questa settimana, mentre il Nasdaq e il Dow sono scesi dello 0,7% circa. Sia l’S&P 500 che il Nasdaq si avviano verso la quarta settimana negativa.

Bitcoin supera i 60.000 dollari

Nel frattempo il Bitcoin è rimbalzato insieme agli altri asset di rischio, superando la soglia dei 60.000 dollari nella serata di ieri. In particolare il Bitcoin è salito del 12% in giornata a 61.535,40 dollari, secondo i dati di CoinMetrics. Ether, anch’esso in rimonta, ha guadagnato il 13% a 2.672,47 dollari.

Borse Ue in salita. Piazza Affari recupera

Nel frattempo anche i mercati europei sono saliti leggermente all’apertura, un venerdì in cui hanno cercato di scrollarsi di dosso le recenti oscillazioni e di seguire i titoli di Wall Street e dell’Asia-Pacifico.

Lo Stoxx 600 paneuropeo era in rialzo dello 0,25% alle 8:04 ora di Londra dopo aver chiuso appena sopra la linea piatta giovedì, dopo aver scambiato in territorio negativo per tutta la sessione.

La Borsa di Milano apre in lieve calo con l’indice che ha registrato una variazione del -0,04%, fermandosi appena sotto la parità. Tra i principali titoli, Generali subisce una flessione del 2,3% dopo la pubblicazione dei risultati del primo semestre. Anche Unipol ha mostrato una performance negativa, con un calo dello 0,5% dopo i risultati semestrali e la conferma degli obiettivi.

Nel settore delle utility, Erg e Enel hanno chiuso la seduta in calo dello 0,4%, mentre A2a e Hera hanno registrato lievi ribassi dello 0,1%. Anche Pirelli e Amplifon sono scese dello 0,3%. Il comparto bancario ha mostrato maggiore stabilità, con Mps in lieve ribasso (-0,1%), mentre Intesa (+0,1%), Banco Bpm (+0,2%), Bper (+0,3%) e Popolare Sondrio (+0,8%) hanno chiuso in territorio positivo.

Nel settore energetico, Eni ha guadagnato lo 0,3%, seguita da Tenaris (+0,4%) e Saipem (+0,6%). Tra i titoli in evidenza nel listino principale, Stm ha registrato un incremento dell’1,3%, mentre Mediolanum è salita dell’1%. Buona anche la performance di Nexi e Leonardo, entrambe in rialzo dello 0,9%.

Infine, lo spread tra Btp e Bund è sceso a 140 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,65%.

Cina debole dopo inflazione

Debole la borsa cinese dopo i dati dell’inflazione. Nel dettaglio  i prezzi al consumo in Cina sono aumentati dello 0,5% a luglio rispetto a un anno fa, grazie all’impennata dei prezzi della carne di maiale. I prezzi della carne di maiale, un alimento di base molto consumato in Cina, sono aumentati del 20,4% su base annua a luglio, l’aumento più consistente dal dicembre 2022.

I prezzi della carne di maiale svolgono un ruolo significativo nell’indice dei prezzi al consumo della Cina, ma possono essere soggetti a forti oscillazioni a causa di malattie o altri fattori che influenzano la produzione. L’IPC core, che esclude i prezzi di cibo ed energia, è aumentato dello 0,4% su base annua a luglio. In calo rispetto allo 0,6% di giugno.