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Borse rialzano la testa: Milano la maglia rosa d’Europa. Ftse Mib torna sopra 16 mila

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Le Borse europee provano a rialzare la testa dopo il crollo della vigilia. Dopo un avvio col segno più, in tarda mattinata i listini principali accelerano il passo con Piazza Affari, maglia rosa d’Europa: intorno a mezzogiorno il Ftse Mib segna  +9% e aggiorna i massimi di giornata riportando l’indice sopra 16mila punti.

Lo strappo è guidato da Amplifon (+12,7%) e da Poste Italiane (+12%). Balzo in doppia cifra di Leonardo (+10%) dopo i conti 2019 mentre è in corso la presentazione dei risultati agli analisti.

Aumentano i giri anche gli altri indici: +5,4% Madrid, +4% Londra, +3,7% Parigi, +3,1% Francoforte, +3,5% Zurigo. Sono minerari ed energetici a guidare i rialzi.

Il petrolio si riporta a 35 dollari al barile nel contratto maggio del Brent e a 33 dollari al barile nel contratto aprile del Wti. In calo lo spread. Il differenziale Btp/Bund, che ieri era schizzato fino a 270 punti in mattinata cala i a 259 punti l con rendimento del decennale italiano che torna sotto quota 2%

Gli investitori si aspettano interventi di carattere fiscale e l’attenzione oggi sarà posta sulla riunione della Commissione europea in vista dell’Eurogruppo di lunedì. Questa mattina la Consob ha vietato per oggi le vendite allo scoperto su 85 titoli quotati a Milano. La Fed è inoltre intervenuta con una iniezione di liquidità per evitare situazioni critiche sui Treasury e sull’interbancario.

Intanto dopo la delusione sugli interventi di ieri della BCE, oggi il capoeconomista dell’istituto di Francoforte Philip Lane in un blog pubblicato sul sito della banca centrale europea ha spiegato che l’istituto di Francoforte potrà essere flessibile nei programmi di acquisto di asset annunciati, con acquisti mirati per allentare la tensione sui titoli di Paesi in difficoltà, e che il consiglio direttivo della Bce mantiene aperta l’opzione di futuri tagli ai tassi di deposito.

“Il consiglio direttivo mantiene l’opzione di futuri tagli dei tassi se richiesto da un restringimento delle condizioni finanziarie o da una minaccia al nostro obiettivo di inflazione di medio periodo” ha detto Lane. “Noi non tollereremo alcun rischio a una trasmissione efficiente della nostra politica monetaria in tutte le giurisdizioni dell’euro – ha aggiunto – siamo pronti a fare di più e ad adeguare tutti i nostri strumenti come necessario per assicurare che gli spread elevati che vediamo in risposta all’accelerazione della diffusione del coronavirus non ostacolino la trasmissione”.

A proposito degli interventi delle banche centrali, la Banca di Norvegia oggi è intervenuta  sui tassi di fronte, tagliando i tassi all’1% dall’1,5 per cento.