Seduta lievemente positiva per le Borse europee con Ferrari che mette il turbo a Piazza Affari dopo la doppietta nell’ultimo Gran Premio di Formula Uno che ha visto la vittoria del pilota Sebastien Vettel e il secondo posto del suo compagno di squadra Kimi Räikkönen in Ungheria. Le tensioni geopolitiche non sembrano pesare sull’azionario, mentre spingono nella prima parte di giornata al rialzo i prezzi del petrolio. A influire sulle quotazioni dell’oro nero, balzato sopra i 50 dollari al barile, sono prima in positivo le minacce degli Usa di imporre sanzioni contro il Venezuela, dopo che è stata votata l’assemblea costituente voluta dal presidente Nicolas Maduro, poi in negativo i dati sulle scorte. La produzione dei paesi Opec, spinta dall’offerta proveniente dalla Libia è aumentata di 90 mila barili al giorno questo mese salendo ai massimi del 2017.
Non sembra invece pesare per il momento il deludente dato macro giunto dalla Cina, dove l’indice dell’attività manifatturiera ha fatto registrare in luglio il primo calo da marzo con una performance inferiore alle attese, a 51,4 da 51,7 in luglio contro un consensus per una performance a 51,6. Gli investitori guardano anche all’intensificarsi delle tensioni internazionali dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di espellere già da settembre 755 diplomatici americani in risposta alle nuove sanzioni varate contro la Russia dal Congresso. In contemporanea da Pechino è giunto un monito alla presidenza Trump a non legare le questioni commerciali fra i due paesi al dossier sulla Corea del Nord, che sabato ha testato un missile nucleare che avrebbe potuto raggiungere gli Stati Uniti. Usa e Cina non hanno trovato una linea comune su come gestire il problema.