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Borse Ue deboli in attesa di Bce, futures Usa piatti

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Milano – Prosegue all’insegna della debolezza la performance delle borse europee in attesa del verdetto della Bce, che arriverà alle 13.45 ora italiana. In realtà il mercato sconta già un rialzo dei tassi di 25 punti base; l’attenzione sarà dunque alle dichiarazioni che saranno rilasciate dal numero uno Jean Claude Trichet. Molti sono gli analisti che prevedono un incremento fino all’1,75% entro la fine del 2010 e altrettanti sono gli esperti che ritengono che una tale mossa possa essere anche non corretta, visti i problemi che l’Europa si trova a fronteggiare.

Alle 12.40 circa, in attesa anche dell’avvio della giornata di contrattazioni a Wall Street, i listini azionari europei sono attendisti. Londra (oggi si pronuncerà anche la Bank of England) è piatta con un -0,04%; Francoforte altrettanto piatta con un -0,06%. Parigi sale dello 0,10%, mentre la Spagna guadagna lo 0,29%. Il listino migliore della mattinata si è confermato Lisbona arrivata a salire più dell’1%. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib guadagna appena lo 0,12%. Nel frattempo il trend dei futures Usa è praticamente piatto.

In attesa dell’annuncio del Bce, si sgonfia anche la speculazione sull’euro , che, dopo aver raggiunto quota $1,43, fa dietrofront sui mercati newyorchesi e al momento scende a $1,4267. In calo anche il rapporto tra euro/yen a 121,26, e tra l’euro e il franco svizzero, a 1,3092. Giù anche il rapporto usd/yen, a 84,97. Da segnalare comunque che l’euro rimane ai massimi in
15 mesi sul dollaro. Il recente rialzo della moneta unica è stato agevolato ovviamente dalle scommesse degli investitori, che puntano su nuove manovre di politica monetaria restrittiva da parte della Bce.

Si guarda però oggi anche al Portogallo, dopo che ieri il premier dimissionario Jose Socrates ha annunciato che il paese farà ricorso agli aiuti dell’Unione Europea.

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio scambiati a New York scendono di 8 centesimi a $108,75, mentre il Brent quotato a Londra registra una flessione di 39 centesimi, a $121,91.

Guardando a Piazza Affari, occhio a Generali, dopo l’addio di Cesare Geronzi: il titolo è in rialzo (+1,32%) in un momento in cui scatta il toto nomine.

Il titolo migliore del Ftse MIb è Fonsai, con l’interesse della francese Groupama che torna a riaccendersi sulla Galassia Ligresti. Il titolo Fonsai guadagna ora il 3,22% con gli investitori che guardano con favore anche alla decisione di Goldman di rimuovere l’azione dal giudizio sell, affidando al titolo un rating neutral.

Bancari in aumento, dopo l’annuncio di ieri di Intesa SanPaolo, che ha confermato le indiscrezioni su un aumento di capitale di 5 miliardi di dollari circolata nei giorni precedenti. In rialzo Mps (+2,62%) e la stessa Intesa SanPaolo (+2,32%). Da segnalare il balzo di Ubi Banca (+4,55%). Tra i titoli negativi Tenaris (+2,.77%). Pirelli (-2,11), Luxottica (-2,11%), Fiat Industrial (-1,84%), Exor (-1,63%), Buzzi Unicem.

Riguardo ai futures americani, alle 12:38 (le 6:38 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scende di 0,80 punti.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in flessione di 2 punti.

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in perdita di 4 punti.