Milano – Piazza Affari riduce i guadagni messi a segno nelle prime battute della giornata di contrattazione, mentre le altre borse europee riportano una performance decisamente più positiva. Londra sale dello 0,78%, Francoforte fa +0,61%, Parigi +0,99% e Madrid avanza dello 0,13%. Da segnalare tuttavia che anche questi mercati limano i guadagni delle ultime ore.
Positivi intanto i futures americani (vedi quotazioni a fondo pagina): oggi l’attenzione degli operatori sarà rivolta soprattutto ad alcune
notizie, tra cui la pubblicazione delle scorte di greggio e soprattutto alle minute della Fed.
Intanto, tra i titoli scambiati sul Ftse Mib (+0,30%) si mette in evidenza soprattutto il calo di Lottomatica, che perde il 2,59% confermandosi maglia nera dell’indice. Ma si mette in evidenza anche la debolezza di alcuni titoli bancari, che avevano sostenuto il mercato proprio nelle prime ore della seduta. Intesa SanPaolo cede lo 0,50%, mentre Ubi Banca fa -1,42%. Unicredit, che all’inizio aveva resistito alla minaccia downgrade arrivata da Moody’s, ora è in flessione dello 0,49%. Tra gli altri titoli attenzione a Parmalat, che arretra dello 0,15% dopo il no del cda dell’azienda di Collecchio all’Opa lanciata dalla francese Lactlalis. Tra i ribassi, cede anche Mediaset, che arretra più dell’1%, ma soprattutto Lottomatica, maglia nera del listino, che registra uno scivolone superiore al 4%.
Tra i titoli positivi, bene Tod’s (+1,71%), Autrogrill (+1,08%), Azimut Holding (+0,78), Telecom Italia (+0,87%), Enel (+0,82%) e Mediolanum (+0,73%).
In generale in Europa guadagnano a livello settoriale i chimici, l’energia e le assicurazioni. Sul fronte valutario, euro continua a guadagnare terreno e si attesta a $1,4275 circa, dopo essere scivolato al minimo delle ultime settimane a quota $1,4048 nella giornata di lunedì. La moneta unica beneficia principalmente del sell off che ha colpito recentemente il dollaro. Tuttavia, intervistato da Reuters Hideki Amikura, esperto del forex presso Nomura Trust and Banking afferma che “l’euro si trova ancora in una fase di correzione dopo le recenti flessioni. Detto questo, la moneta unica ha il potenziale di puntare verso quota $1,43-$1,44 nella speranza di maggiori buyback da parte di investitori esteri”.
Stessa cosa afferma Teppei Ino, analista valutario presso Bank of Tokyo Mitsubishi: “Sebbene l’euro sia ancora vulnerabile alla pressione al ribasso a causa dei problemi relativi ai debiti dell’Eurozona, stiamo guardando se riuscirà ad andare oltre la media mobile degli ultimi 50 giorni e attestarsi al di sopra di quota $1,43 nel breve termine”. Parole positive sull’euro sono state intanto proferite nella giornata di oggi da Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della Bce. Il funzionario ha affermato che la moneta unica è molto competitiva. Pesa però il problema Grecia, dopo le dichiarazioni di un altro membro della Bce, Jurgen Stark, che ha affermato che una eventuale ristrutturazione del debito del paese sarebbe “la ricetta per la catastrofe”.
Intanto sugli altri mercati, in particolare quelli delle commodities, assistiamo a un recupero dei futures sul petrolio scambiati a New York, che salgono a New York di $1,59, segnando un balzo dell’1,6%, a quota $98,51, dopo essere scesi per ben due sessioni. Il greggio beneficia della debolezza del dollaro ma anche del sorprendente calo delle scorte su base settimanale di benzina riportato dall’American petroleum Institute nella giornata di ieri”.
Guardando all’indice dell’azionario globale, ovvero il MSCI All-Country World Index, la performance è positiva, a conferma della ripresa dell’azionario per la prima volta in sei giorni: ripresa alimentata oggi dai produttori di commodities, grazie ai rialzi delle quotazioni delle materie prime. In particolare lo S&P GSCI, l’indice che racchiude 24 commodities, è arrivato a salire dell’1,4%, trainato al rialzo dai prezzi del petrolio e del rame. Oggi sono in notevole recupero sul Comex anche l’oro, che guadagna $13,7 a $1,493,7 l’oncia e l’argento, che balza di 109 centes a $34,58 l’oncia.
Intanto alle 12.30 (le 6.30 ora di New York) il future sull’indice S&P500 sale di 4,80 punti (+0,36%), a 1.330,20 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’in crescita di 7,25 punti (+0,29%), a 2.344.
Il contratto sull’indice Dow Jones sale di 38 punti (+0,31%), a 12.475.