Alle 12 circa ora italiana i listini azionari europei incrementano i guadagni, sostenuti dalla performance al rialzo dei futures sugli indici Usa: a tre ore e mezza circa dall’inizio della giornata di contrattazioni a Wall Street, i futures sul Dow Jones salgono infatti di 33 punti, quelli sul Nasdaq avanzano di 9 punti e quelli sullo S&P 500 crescono di 4 punti.
Bene dunque Londra (+0,71%), Francoforte (+0,44%) e Parigi (+0,90%), mentre a Piazza Affari il Ftse Mib e l’All Share incrementano i guadagni e salgono più dello 0,60%.
Wall Street insomma torna a dare una mano all’azionario europeo. Da segnalare tuttavia che la scorsa settimana -a livello settimanale – il Dow e l’S&P 500 hanno ceduto rispettivamente lo 0.8% e lo 0.6%, mentre il Nasdaq ha archiviato l’ottava in calo dello 0.4%.
Indicativo è inoltre l’allarme lanciato dal New York Times, secondo cui i risparmiatori americani stanno fuggendo dalla Borsa. Con tanto di numeri alla mano, l’autorevole quotidiano newyorchese scrive che negli ultimi sette mesi gli americani hanno ritirato 33 miliardi di dollari dai fondi comuni azionari specializzati sul mercato domestico, popolari strumenti per investire a Wall Street.
Il quadro dell’azionario, dunque, rimane caratterizzato da molti dubbi su quello che sarà l’andamento dei prossimi mesi.
Oltre che ai timori sul futuro dell’economia globale, e in particolare di quella americana, gli investitori europei stanno valutando inoltre le dichiarazioni che Axel Weber, membro del Consiglio governativo della BCE, ha rilasciato venerdì scorso.
Weber ha affermato infatti che la Banca centrale europea valuterà probabilmentel’exit strategy nel primo trimestre del prossimo anno: e le parole suonano come un un invito all’Istituto centrale di lasciare aperti i rubinetti della liquidità per le banche oltre la fine dell’anno; immediato l’effetto sull’euro, che sui mercati americani sfonda al ribasso anche la soglia degli 1,27 dollari ed è scambiato al momento in calo a 1,2695 usd.
Contro lo yen, la moneta unica perde attestandosi a 108,33. In generale, comunque, proprio i timori sulla forza della ripresa economica fanno spostare gli investitori avversi al rischio su dollaro e yen.
Intanto, guardando ai titoli di Piazza Affari, acquisti su Italcementi (+1,91%), Lottomatica (+1,62%), Azimut (+1,60%), Intesa SanPaolo (+1,45%) e in generale le banche.
Fari su Impregilo (+0,25%) e Astaldi, che avrebbero presentato richieste di prequalificazione alla gara per la realizzazione di una superstrada in Libia.
Eni in rosso (-0,38%), dopo aver precisato venerdì scorso che la notizia di un accordo di partenariato con Black Gold, società degli Emirati Arabi Uniti, è destituita da ogni fondamento. Recupera Fiat (+0,53%), ancora alle prese con i tre dipendenti di Melfi reintegrati dal giudice del lavoro.
Occhio alla A.S. Roma, dopo la sconfitta nella SuperCoppa italiana mentre la Juve ha concluso un accordo per l’acquisto del calciatore Milos Krasic.