Milano – L’azionario del Vecchio Continente continua a tenere, nonostante quella di oggi sia una giornata ricca di importanti scadenze tecniche. Volatilità attesa comunque sui principali mercati. Occhio intanto alla performance dell’euro, che è tornato a riagguantare la soglia di di $1,43, per poi riabbandonare tale soglia. Al momento sui mercati newyorchesi il rapporto eur/usd è in flessione a $1,4268. L’euro perde anche contro il franco svizzero a 1,2567 e contro lo yen, a 116,29. E contro la moneta giapponese cede anche il dollaro con il rapporto usd/yen a quota 81,50.
Guardando ai singoli listini europei, bene Londra, che registra un balzo dello 0,76%; in rialzo anche Francoforte (+0,36%) e Parigi (+0,27%). Madrid fa +0,51%, mentre Milano avanza ora dello 0,22% circa. Pur se positiva, la performance indica la presenza di una certa cautela. Cautela ancora più evidenza nell’altra sponda dell’Oceano, dove i futures riportano una performance in lieve calo. (vedi quotazioni a fondo pagina)
Su Piazza Affari l’attenzione rimane principalmente sui bancari, dopo che Intesa SanPaolo ha comunicato l’operazione di aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Il titolo cresce dello 0,50%.
Attenzione oggi anche a un altro titolo bancario quotato sul Ftse Mib: si tratta di BPM colpita da due downgrade sul target price, sia da Goldman (prezzo obiettivo ridotto a 2,60 euro), sia da Nomura (taglio a 2,70 euro). Il titolo registra un calo dello 0,19%.
Tra gli altri titoli, da segnalare tra i migliori si mettono in evidenza Ubi Banca (+1,81%), Tenaris (+1,64%), Fiat (+1,36%) – che beneficia di un “ouperform” di Chevreux oltre che del rifinanziamento di Chrysler da parte delle banche; tra le maglie rosa citiamo anche Mediaser (+1,26%) e Stm (+0,98%) e Prysmian (+1,03%). I titoli peggiori del Ftse Mib sono invece Fiat Industrail ( -1,19%), A2QA (-1,01%), Diasorin (-0,81%) e Campari (-0,75%).
Guardando ai mercati delle commodities futures sul petrolio scambiati a New York guadagnano al momento lo 0,54% e si attestano a $98,97 al barile. In crescita anche l’oro, che avanza di $9 a $1.501,4 all’oncia, mentre l’argento cresce di 10 cents a $35,04.
Tra i dati macroeconomici relativi al Vecchio Continente, positiva la performance dei prezzi alla produzione della Germania, relativi al mese di aprile. Attenzione anche ai dati sugli ordini e sul fatturato dell’Italia, che hanno segnato una crescita nel mese di marzo.
Intanto alle 12.30 (le 6.30 ora di New York) il future sull’indice S&P500 scende di 1,20 punti (-0,09%), a quota 1.340.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’in ribasso di 1,50 punti (-0,05%), a 2.367 punti.
Il contratto sull’indice Dow Jones cala di 19 punti (-0,15%), a 12.572.