La Fed si trova di fronte a una “dicotomia” che affligge le prossime decisioni di politica monetaria. Secondo quanto affermato dal presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, i dati economici e i timori delle imprese sulle future condizioni del business remerebbero in due direzioni opposte. La visione di Bostic è che i rialzi dei tassi previsti per il 2019 dovrebbero ridursi da due a uno solo e che, comunque, le decisioni in merito dovrebbero attendere “maggiore chiarezza” sulla direzione dell’economia americana.
Bostic, che quest’anno non siede nel panel che assume le decisioni di politica monetaria, ha preso la parola dopo aver affrontato un confronto con i rappresentati delle imprese, ed aver ascoltato le preoccupazioni sul commercio internazionale. Sia gli imprenditori dell’economia reale sia gli investitori del mercato finanziario, dunque, “indicano maggiore incertezza e preoccupazione”, ha detto Bostic durante un discorso tenuto presso la Chattanooga Area Chamber of Commerce.
“Vedo scarso bisogno di impegnarsi in una politica monetaria restrittiva e di spingere i tassi al di sopra di una posizione neutrale. La risposta appropriata è quella della pazienza nell’adattare la posizione della policy e attendere una maggiore chiarezza sulla direzione dell’economia e sui rischi per la prospettiva”.
“Tutte le prove disponibili al momento indicano cautela per quanto riguarda l’approccio delle aziende verso l’espansione. Finché sussiste questa cautela, sospetto che essa agirà come un governatore naturale dell’economia, limitando le forze inflazionistiche senza la necessità di un atteggiamento muscolare di politica monetaria”, ha detto Bostic.
Quanto all’impatto dello shutdown – la chiusura temporanea di alcune delle attività federali e agenzie governative per via delle disaccordo tra Congresso e amministrazione Trump sul budget – secondo Bostic potrebbe frenare la crescita, facendola risultare inferiore al tipo di espansione che prevede la Fed.