Il Coronavirus ha cambiato tutto, così come il settore dell’asset management. Ne abbiamo parlato nella nostra #WSICall con Antonio Bottillo, country head Italia di Natixis IM: “Il nostro non è un atteggiamento di allarme in questa situazione. Si è trattato di un fattore esogeno molto importante, mai accaduto e, dopo una prima fase di smarrimento iniziale, tutti si stanno muovendo nella direzione sperata. Mi riferisco ovviamente non solo all’attività delle banche centrali, che garantiscono un sostegno alla discesa delle valutazioni, ma soprattutto alle iniziative innovative che sono specifiche per opera dei governi. Non siamo soliti scendere nei dettagli e nei particolari, ma faccio un ragionamento molto semplice: a livello di portafoglio ha più senso averli caratterizzati dai cosiddetti attivi che possono essere supportati dalle banche centrali. In questo senso, vedo anche i nostri Btp“, la chiosa in merito al report di Commerzbank che affermava che i nostri titoli di Stato sarebbero diventati “junk”, spazzatura.
Quando entrare sul mercato
“Questa rappresenta l’opportunità di iniziare ad accumulare per costruire il futuro. Il compito del wealth management e dell’industria del risparmio gestito è di tentare di eliminare questa logica del momento giusto, attraverso l’ottica di lungo tempo. Quando si fanno ragionamenti di investimenti, si devono immaginare scenari a 10-15-20 anni“.