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BPM: al via l’iter per l’aumento di capitale

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Milano – Avvio in calo per le borse europee dopo che l’agenzia Moody’s ha dichiarato che gli Stati Uniti rischiano di perdere la sua tripla A qualora non si riuscisse a trovare un’intesa sul tetto al debito.

Ieri Wall Street aveva terminato gli scambi in positivo (Dow Jones +0,36%, S&P500 +0,31%, Nasdaq100 +0,37%), grazie alle parole del governatore della Fed, Ben Bernanke, intervenuto al comitato per i servizi finanziari della Camera il quale ha dichiarato che la Fed è pronta “a un ulteriore allentamento della politica monetaria in caso di persistente indebolimento dell’economia”.

Andamento tendenzialmente debole stamattina per l’azionario dell’Asia-Pacifico anche in questo caso per effetto del monito di Moody’s (Nikkei -0,3% circa e sotto il supporto di 9.900 pts che corrisponde alla media mobile a 200 giorni coi titoli export sotto pressione per effetto dello yen forte, anche Hong Kong cede al momento lo 0,3% circa mentre Sidney arretra dello 0,5%).

Attesi in giornata i conti di Google e JP Morgan.

EVENTI SOCIETARI

BPM (EUR1,508): il vicepresidente Graziano Tarantini conferma il via all’iter dell’aumento di capitale a settembre e sottolinea che la delega è “fino a” EUR2 mld e che l’importo “potrà essere anche inferiore”.

CIR (EUR1,702): Finanza e Mercati ipotizza che CIR utilizzerà i soldi del risarcimento Fininvest per un’extra cedola.

ENEL (EUR4,09): gli analisti di Hsbc hanno tagliato il giudizio da overweight a neutral ed il target price da EUR5,10 a EUR4,70.

FIAT INDUSTRIAL (EUR8,525): gli analisti di Goldman Sachs hanno avviato la copertura sul titolo con rating buy e target di prezzo a EUR13,80.

LUXOTTICA (EUR22,44): Ubs ha elevato la raccomandazione da neutral a buy ed il price target da EUR23,50 a EUR25,50.

SAIPEM (EUR35,47): gli analisti di Barclays Capital hanno alzato il rating da equal weight a overweight ed il tp da EUR46 a EUR48.

MACRO, CAMBI E COMMODITIES

In Italia la Finanziaria è alle battute finali, con la stretta su ticket sanitari e pensioni, i prelievi sulle stock option, e oggi è atteso il voto del Senato. Tremonti, che ieri ha smentito le reiterate voci di dimissioni, assicura per domani l’approvazione definitiva della manovra. Intanto un’apertura di fiducia è giunta ieri pomeriggio da Fitch, che ha promosso la manovra confermando l’outlook stabile sul rating sovrano italiano.

Moody’s ha invece lanciato un segnale d’allarme agli Stati Uniti, dopo aver messo il giudizio ‘Aaa’ sotto revisione per un possibile downgrade. Secondo l’agenzia gli Usa potrebbero perdere tale rating nelle prossime settimane se non si riuscirà ad innalzare il tetto massimo del debito del Paese e il governo non rispetterà i pagamenti del debito.

Sul fronte macro sono oggi in arrivo i dati sull’inflazione di giugno in Italia (atteso +0,1% su mese) e nell’aggregato dell’Area Euro (invariato), e negli Stati Uniti i prezzi alla produzione (-0,2%), le consuete richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione (consensus per 415 mila unità), le vendite al dettaglio (-0,1%) e le scorte alle imprese (+0,8%).

Il cambio Eur/Usd quota intorno a 1,42 risentendo delle pressioni di Moody’s, mentre il petrolio Wti scambia a USD98 al barile.

Il Bund Future tedesco è stamane a 128,50 (+0,15%).

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