Fumata bianca a Bruxelles sull’intesa per la Brexit. Il portavoce della Commissione Ue ha fatto sapere che è stato raggiunto accordo per il divorzio di fine mese tra Regno Unito e Unione europea.
Alla notizia dell’accordo accelerano le Borse europee. Milano avanza dello 0,9% e Londra sale dello 0,58% mentre vola la sterlina che inverte la rotta e guadagna lo 0,5% sull’euro a 1,1626.
Ci sarà “un grande nuovo deal sulla Brexit”, ha detto il premier britannico Boris Johnson. “Dove c’è volontà c’è accordo e noi lo abbiamo”, ha twittato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. E’ un accordo “bilanciato ed equo per l’Ue e Gb e testimonia il nostro impegno a trovare soluzioni. Raccomando che il Consiglio Europeo faccia sua l’intesa”.
Poche ore prima la Cancelliera tedesca Angela Merkel aveva fatto sapere che ultimi tempi c’era stato “un chiaro movimento” in avanti e che si è si era su “una via migliore”.
Sull’intesa l’ombra del ‘no” del Dup
In mattinata era emerso un nuovo stop alle trattative tra Regno Unito e Unione europea sulla Brexit. Questa volta a mettere il bastone tra ruote è stato il Democratic Unionist Party (Dup, nazionalisti nordirlandesi), che ha reso noto di non poter dare il loro sostegno all’ipotesi di accordo sulla Brexit su cui stanno lavorando il governo di Boris Johnson e la Commissione Ue.
“Per come stanno le cose, non possiamo sostenere le proposte avanzate sulla dogana e sulle questioni di consenso, e c’è una mancanza di chiarezza sull’Iva” hanno detto in un comunicato il leader Dup Arlene Foster e il suo vice Nigel Dodds. “Continueremo a lavorare con il governo per cercare e ottenere un accordo sensato che vada bene per l’Irlanda del Nordn e protegga l’integrità economica e costituzionale del Regno Unito”.
Tutto questo succede mentre oggi parte la due giorni del Consiglio Europeo. Appuntamento in cui si riuniscono i capi di stato e di governo europei e durante il quale Londra e Bruxelles cercheranno di trovare un accordo per scongiurare un’uscita disordinata della Gran Bretagna dall’Unione europea.
Senza sostegno del Dup, accordo rischia di saltare
Il sostegno del Dup, che appoggia il governo di Johnson, è cruciale considerando che alcuni dei sostenitori più intransigenti della Brexit nel suo partito hanno detto che saranno influenzati dalla sua posizione sulla componente più problematica di qualsiasi accordo — il confine irlandese. Johnson, ora senza una maggioranza nel parlamento composto da 650 membri, avrà bisogno di 320 voti per approvare un accordo. Il Dup controlla soltanto 10 voti.