Dopo un mese di colloqui, sembrano arrivati ad una svolta i colloqui tra Theresa May e il leader dei laburisti Jeremy Corbyn per cercare di sbrogliare la matassa sulla Brexit. Secondo quanto riporta Bloomberg, la Premier, che punta a chiudere i colloqui entro la settimana, ha definito l’incontro con le opposizioni, “serio e costruttivo”, riferendo che ci saranno nuovi incontri “per portare il processo a conclusione”.
Con le elezioni locali che si terranno giovedì, i colloqui sono stati di basso profilo questa settimana, ma il governo sta programmando un altro incontro il 7 o l’8 maggio per decidere se sia possibile trovare un’intesa con i laburisti.
Un eventuale accordo bipartisan tra Governo e opposizione laburista punterà a garantire l’approvazione in Parlamento dell’accordo di recesso negoziato con Bruxelles.
Nel frattempo, se Theresa May non se la passa di certo bene, stretta nella morsa di quanti la vorrebbero dimissionaria da tempo, Jeremy Corbyn, non festeggia.
Il leader laburista, infatti, appare diviso sull’eventualità di appoggiare un nuovo referendum. Corbyn sostiene la possibilità di un secondo referendum sulla Brexit come “ultima spiaggia” per evitare un no-deal, mentre il vice Tom Watson, punta ad un nuovo voto popolare senza se e senza ma.
Secondo i dati dell’Eurobarometro, pubblicati nelle scorse ore dalla Commissione Europea, se domani fosse indetto nel Regno Unito un nuovo referendum per lasciare l’Unione europea, solo il 37% dei cittadini britannici voterebbe per la Brexit, il 45% per restare, mentre il 18% non saprebbe cosa fare.